Emergenze da caldo: cosa fare in caso di colpo di calore

Scritto il 13/08/2025
da Chiara Sideri

Le ondate di calore sono sempre più frequenti, intense e persistenti rispetto al passato, confermando un trend in crescita, anche in Europa e in Italia e hanno conseguenze sempre maggiori su popolazione e servizi sanitari. L’impatto sulla salute pubblica si traduce in un maggiore numero di accessi in PS per scompensi termici, aumento dei casi per disidratazione, colpi di calore e complicanze cardiache/respiratorie e richiama l’attenzione sulla necessità di piani di assistenza integrati, campagne di prevenzione territoriale e protocolli aggiornati per il triage e il monitoraggio.

La termoregolazione: un equilibrio fisiologico delicato

Il corpo umano è una macchina straordinariamente complessa, progettata per operare in un range di temperatura interna (o temperatura core) estremamente ristretto, idealmente compreso tra i 36.5°C e i 37.5°C.

La termoregolazione è l'insieme dei processi omeostatici attraverso cui il nostro organismo bilancia la produzione e la dispersione di calore. Questo equilibrio è controllato principalmente dall'ipotalamo, una regione del cervello che agisce come un vero e proprio termostato centrale.

Quando la temperatura esterna aumenta o quando l'attività metabolica produce più calore, l'ipotalamo attiva una serie di meccanismi di dispersione termica:

MeccanismoDescrizione
Vasodilatazione perifericaUn aumento della temperatura corporea induce la dilatazione dei vasi sanguigni superficiali a livello cutaneo. Questo incrementa il flusso di sangue verso la pelle, facilitando il trasferimento del calore dall'interno del corpo verso l'ambiente esterno attraverso i meccanismi di conduzione, convezione e irraggiamento. La pelle appare arrossata e calda al tatto.
Sudorazione (Evaporazione)Le ghiandole sudoripare, sotto stimolo nervoso, producono sudore, una soluzione acquosa ricca di sali. L'evaporazione del sudore dalla superficie cutanea è un processo altamente efficiente per la dissipazione del calore, poiché ogni grammo di acqua evaporata sottrae una notevole quantità di calore latente dal corpo. È il meccanismo più efficace in condizioni di caldo secco.
Tachipnea (Iperventilazione)La frequenza e la profondità degli atti respiratori aumentano. Sebbene meno efficace della sudorazione, la ventilazione polmonare permette una piccola quantità di dispersione di calore attraverso l'espirazione di aria calda e umida, contribuendo a raffreddare la superficie delle vie aeree.
Inibizione della termogenesiIl corpo riduce la produzione di calore metabolico, ad esempio diminuendo il tono muscolare e l'attività muscolare non essenziale, e sopprimendo processi come il brivido, che normalmente produrrebbe calore.

Quando questi sofisticati sistemi di termoregolazione vengono sopraffatti da un carico termico eccessivo o da una prolungata esposizione al caldo, la temperatura corporea può superare i 40°C.

Questo stato di ipertermia prolungata innesca una cascata di eventi cellulari e sistemici, portando a danni irreversibili a livello proteico, disfunzione enzimatica, lisi cellulare e, in ultima analisi, insufficienza multiorgano.

Fattori di rischio e soggetti vulnerabili

Il caldo estremo non colpisce tutti allo stesso modo. Alcune categorie di persone sono intrinsecamente più esposte al rischio di disidratazione, colpo di calore e scompenso termico, a causa di fattori fisiologici, patologici o sociali:

CategoriaFattori di vulnerabilità
Anziani
  • Riduzione della sensazione di sete, con conseguente minore assunzione di liquidi.
  • Compromissione dei meccanismi di termoregolazione, inclusa alterata vasodilatazione periferica e ridotta sudorazione.
Bambini piccoli e neonati
  • Rapporto superficie corporea/peso maggiore che facilita l’assorbimento di calore.
  • Meccanismi di termoregolazione immaturi.
  • Dipendenza totale dagli adulti per accesso a liquidi e ambienti freschi.
Pazienti con patologie croniche
Assunzione di farmaci specifici
Persone con disabilità fisiche o cognitive, o ridotta autonomia
  • Difficoltà ad accedere autonomamente a fonti di liquidi.
  • Problemi a spostarsi in ambienti climatizzati.
  • Difficoltà nel riconoscere i primi segni di sofferenza da calore.
Lavoratori all’aperto e atleti
  • Esposizione prolungata al sole e sforzo fisico intenso in ambienti caldi.
  • Elevato rischio di ipertermia da sforzo.
Persone in condizioni socio-economiche svantaggiate
  • Limitato accesso a sistemi di climatizzazione efficienti.
  • Abitazioni mal isolate.
  • Difficoltà a procurarsi idratazione adeguata.

Colpo di calore: come riconoscere l'emergenza

Il colpo di calore (heat stroke) è la forma più grave di patologia da calore e rappresenta una vera e propria emergenza medica che richiede un intervento immediato. Si distingue per un'alterazione critica della termoregolazione, portando a un'elevazione incontrollata della temperatura corporea.

Segni e sintomi caratteristici:

Segno/ManifestazioneDescrizione
Temperatura corporea centrale> 40°C
Cute
  • Calda
  • Arrossata
  • Asciutta (sorprendentemente)
Alterazione dello stato neurologico

Segno prognostico negativo che può includere:

  • Confusione, disorientamento, irritabilità
  • Atassia (mancanza di coordinazione muscolare)
  • Delirium, allucinazioni
  • Crisi convulsive
  • Perdita di coscienza, fino al coma
Segni cardiovascolari
Crampi muscolariPossono precedere il colpo di calore o indicare esaurimento da calore (meno specifici).
Anuria/OliguriaRidotta o assente produzione di urina dovuta a insufficienza renale acuta.

Cosa fare immediatamente:

Il colpo di calore è un’emergenza:

  1. Allertare immediatamente i servizi di emergenza (112 o 118 in Italia).
  2. Spostare il soggetto in un ambiente fresco e ombreggiato.
  3. Rimuovere gli indumenti non essenziali:
    • Svestire il paziente per facilitare la dispersione di calore.
  4. Iniziare il raffreddamento attivo:
    • Applicare impacchi freddi (asciugamani bagnati, borse del ghiaccio) sulle grandi arterie (collo, ascelle, inguine).
    • Utilizzare ventilatori o qualsiasi fonte di ventilazione per favorire l'evaporazione.
    • Se possibile, spruzzare acqua fresca sulla pelle o avvolgere il paziente in un lenzuolo bagnato.
    • NON immergere il paziente in acqua gelida, poiché potrebbe indurre vasocostrizione periferica o shock termico. L'acqua deve essere fresca o tiepida.
  5. Reidratare se cosciente:
    • Se il soggetto è pienamente cosciente e in grado di deglutire, offrire piccole quantità di acqua fresca o bevande idrosaline.
    • Non somministrare liquidi a persone non coscienti o con alterazioni della deglutizione per evitare il rischio di aspirazione.
  6. Monitorare i segni vitali fino all'arrivo dei soccorsi.

Strategie quotidiane per la sicurezza

La prevenzione è l'arma più potente e accessibile contro gli effetti del caldo estremo. Semplici ma efficaci strategie:

ComportamentoIndicazioni
Idratarsi costantemente
  • Bere acqua frequentemente, anche in assenza di sete (la sete è già un segnale di disidratazione).
  • Preferire acqua, tisane fresche o succhi di frutta diluiti.
  • Evitare bevande alcoliche, zuccherate o molto fredde.
Modulare l'attività fisica
  • Evitare attività fisica intensa e sforzi eccessivi nelle ore più calde della giornata.
Abbigliamento adeguato
  • Indossare abiti leggeri, ampi, di colore chiaro.
  • Utilizzare tessuti traspiranti (es. cotone, lino) che facilitino l'evaporazione del sudore.
  • Proteggere la testa con un cappello.
Cercare ristoro
  • Fare docce o bagni freschi più volte al giorno.
  • Usare ventilatori o soggiornare in ambienti climatizzati (anche pubblici, come biblioteche o centri commerciali) per almeno qualche ora al giorno.
Sicurezza in auto
  • Non lasciare mai bambini, anziani o animali domestici in auto parcheggiate, anche per brevi periodi.
  • La temperatura all'interno di un veicolo può raggiungere livelli pericolosi in pochi minuti.
Supporto alla comunità
  • Offrire aiuto a persone fragili, anziani soli o con disabilità.
  • Controllare regolarmente queste persone e assicurarsi che abbiano accesso a liquidi e ambienti freschi.

La gestione del colpo di calore in pronto soccorso

Saper accogliere e gestire il paziente con colpo di calore in Pronto Soccorso (PS), richiede competenze rapide, precise e un approccio sistematico.

FaseAzioni e Dettagli
Triage
  • Assegnazione di codice arancione o rosso in base ai parametri vitali e allo stato neurologico del paziente (tempo critico).
  • Monitoraggio immediato dei parametri vitali.
  • Raccolta anamnestica rapida ma esaustiva: esposizione al caldo, patologie croniche, farmaci assunti, storia di colpi di calore precedenti.
Interventi immediati per il raffreddamento (Cooling)
  • Posizionamento del paziente in ambiente fresco, ventilato e ombreggiato.
  • Rimozione completa degli indumenti per massimizzare la dispersione di calore.
  • Cooling fisico attivo:
    • Impacchi freddi/borse del ghiaccio su collo, ascelle e inguine.
    • Nebulizzazione di acqua tiepida/fredda con ventilazione forzata.
    • Lenzuola o asciugamani bagnati con acqua fresca.
    • In alcuni contesti: lavaggio gastrico con soluzione fisiologica fredda o immersione in acqua fredda (con cautela).
  • Somministrazione di ossigeno ad alti flussi tramite maschera o cannula nasale, se necessario.
  • Controllo della diuresi con posizionamento di catetere vescicale per monitoraggio urinario.
Terapia infusionale intravenosa
  • Somministrazione rapida di cristalloidi EV (NaCl 0,9% o Ringer Lattato) con monitoraggio di PA, FC e diuresi.
  • Obiettivo: ripristinare il volume intravascolare compromesso dalla disidratazione e vasodilatazione.
  • Evitare soluzioni troppo fredde per prevenire brividi e vasocostrizione periferica.
Esami diagnostici urgenti
  • Emogasanalisi (EGA): equilibrio acido-base, ossigenazione, CO₂.
  • Elettroliti sierici: sodio, potassio, calcio, magnesio.
  • Creatininemia e azotemia per funzione renale.
  • Creatinchinasi (CK) e LDH per rilevare rabdomiolisi.
  • Emocromo completo: emoconcentrazione, leucocitosi.
  • Test di coagulazione (PT, PTT, INR) per coagulopatie o CID.
  • AST/ALT (transaminasi epatiche) per danno epatico.
  • Elettrocardiogramma (ECG) per aritmie o ischemia cardiaca.
Sorveglianza infermieristica costante
  • Monitoraggio e documentazione dei parametri vitali ogni 15–30 minuti fino a stabilizzazione della temperatura.
  • Valutazione dello stato neurologico (GCS, pupille, risposta agli stimoli).
  • Gestione del raffreddamento: regolare impacchi, spruzzare acqua, monitorare temperatura corporea per evitare iporaffreddamento (target 38–39°C).
  • Prevenzione complicanze: osservare segni di crisi convulsive, shock, insufficienza renale acuta e altre disfunzioni d'organo.
  • Assicurare la sicurezza del paziente.

Il nostro corpo è indubbiamente un sofisticato sistema di autoregolazione, capace di adattarsi a molteplici stimoli ambientali. Tuttavia, il caldo estremo, sempre più frequente e intenso, può metterlo a dura prova, superando le sue capacità omeostatiche e portando a condizioni di grave pericolo.

Educare la popolazione sui rischi, sulle strategie di prevenzione e sui primi segni del colpo di calore è un imperativo di salute pubblica. La collaborazione sinergica tra cittadini, caregiver, servizi di emergenza e operatori sanitari è la chiave per affrontare le stagioni più calde in sicurezza, proteggendo la salute della nostra comunità.