Benessere in corsia: il ruolo dell’assertività infermieristica

Scritto il 01/08/2025
da Chiara Sideri

Una revisione sistematica internazionale evidenzia come l’assertività rappresenti una competenza cruciale per la professione infermieristica: favorisce una comunicazione più chiara, riduce i conflitti e migliora i risultati clinici. Nonostante i benefici, rimane una capacità poco diffusa, ostacolata da barriere culturali e organizzative. La buona notizia è che può essere sviluppata con programmi di formazione mirati, capaci di rafforzare autostima, sicurezza comunicativa e qualità dell’assistenza.

Competenza chiave per chi lavora in sanità

assertività infermieritica

L'assertività favorisce una comunicazione più chiara, riduce i conflitti e migliora i risultati clinici.

Comunicare con chiarezza, rispetto e fermezza. Essere in grado di esprimere un dubbio, segnalare un rischio, proporre un’alternativa senza timore di essere fraintesi o penalizzati.

In una parola: l’assertività, ovvero la capacità di esprimere i propri sentimenti, pensieri e opinioni in modo diretto, onesto e appropriato, senza violare i diritti altrui.

Nella pratica infermieristica, si tratta di una capacità essenziale, tanto che la sua assenza può compromettere la sicurezza del paziente e aumentare lo stress sul luogo di lavoro.

A confermarlo è una recente revisione sistematica pubblicata su Nursing Reports, frutto di un'analisi approfondita di 15 studi condotti tra il 2009 e il 2023. Questa ricerca ha coinvolto complessivamente oltre 700 infermieri negli studi quantitativi e 156 in quelli qualitativi in contesti sanitari di tutto il mondo.

L'obiettivo è quello di indagare come l’assertività incide sul lavoro infermieristico, cosa la ostacola, cosa la favorisce e come si può potenziare. La robustezza di questa analisi è garantita da una metodologia rigorosa, che ha seguito le linee guida internazionali PRISMA e ha utilizzato un approccio integrato di metodi misti (qualitativi e quantitativi), permettendo di cogliere ogni sfumatura del fenomeno. Gli studi inclusi nella revisione sono stati inoltre sottoposti a una rigorosa valutazione critica, garantendo l'affidabilità e la qualità dei dati analizzati.

Le barriere all’assertività infermieristica

Nonostante i benefici evidenti, l’assertività non è ancora una competenza così diffusa tra gli infermieri, soprattutto tra i più giovani. I motivi sono molteplici e spesso legati alla cultura organizzativa e gerarchica degli ambienti di lavoro. L'analisi dei 15 studi ha permesso di identificare cinque temi centrali che delineano il panorama dell'assertività infermieristica, di cui il secondo e più ampio tema riguarda proprio le barriere.

Tra i principali ostacoli evidenziati dalla revisione:

  1. Paura delle ripercussioni, ad esempio in termini di valutazione professionale o di deterioramento del clima interno
  2. Timore di essere giudicati scortesi o arroganti, specie nei confronti di figure gerarchicamente superiori
  3. Mancanza di modelli di riferimento positivi e di contesti che favoriscano il dialogo aperto e il confronto costruttivo
  4. Carichi di lavoro eccessivi che non lasciano spazio alla riflessione, alla pianificazione e alla comunicazione efficace

Un’ulteriore barriera, particolarmente presente nei Paesi asiatici studiati, come il Giappone, e anche in alcuni contesti culturali come l'Egitto, è rappresentata da norme culturali che valorizzano l’armonia del gruppo e scoraggiano il confronto diretto, rendendo difficile esprimere dissenso o preoccupazioni in modo aperto.

Più assertività, meno silenzi pericolosi

In definitiva, essere assertivi in corsia non significa "alzare la voce" o imporsi, ma acquisire strumenti per esprimersi con chiarezza, rispetto e consapevolezza,  soprattutto in situazioni delicate e complesse. Come evidenzia la revisione, un’infermiera o un infermiere assertivo è una figura che sa farsi ascoltare senza temere il giudizio, che mette al centro la sicurezza del paziente e che contribuisce a costruire un clima lavorativo più sereno, collaborativo ed efficace.

Promuovere percorsi formativi sull’assertività, sin dalla formazione universitaria e nei contesti di aggiornamento continuo, è oggi una priorità strategica per i sistemi sanitari. L'assertività è la chiave per un ambiente lavorativo meno stressante e per una comunicazione fluida ed efficace, elementi che si traducono direttamente in una migliore qualità dell'assistenza e in un maggiore benessere per tutti gli attori coinvolti.