Sospensione delle azioni esecutive fino a fine 2025
Approvati emendamenti Decreto Economia che introducono novita sul payback dei dispositivi medici.
Una delle novità più significative riguarda la sospensione delle azioni esecutive e dei termini di prescrizione collegati al payback.
Con gli emendamenti approvati, fino al 31 dicembre 2025, o comunque fino al completamento degli accertamenti previsti, le aziende produttrici di dispositivi medici non potranno essere oggetto di nuove procedure di riscossione e quelle già avviate saranno congelate.
Questo intervento offre un’importante boccata d’ossigeno al comparto, attualmente coinvolto in numerosi contenziosi che rischiano di compromettere la continuità operativa delle imprese. In questo modo, viene concessa una finestra temporale che dovrebbe consentire di definire in modo più equilibrato e trasparente i rapporti economici tra aziende e sistema sanitario, riducendo il rischio di contenziosi e blocchi produttivi.
Crediti per le aziende che hanno pagato oltre il dovuto
Un altro intervento di rilievo riguarda la situazione delle aziende che, negli anni passati, hanno già versato somme superiori a quelle oggi considerate congrue. In particolare, per il periodo compreso tra il 2015 e il 2018, chi ha pagato fino al 48% degli importi richiesti avrà diritto a un credito di imposta pari alla differenza rispetto al nuovo limite del 25%.
Questo credito potrà essere utilizzato per compensare eventuali debiti futuri derivanti dagli sforamenti di spesa degli anni successivi, senza comportare nuovi o maggiori oneri per le casse dello Stato. Si tratta di un passo importante verso la correzione delle disparità accumulate nel tempo, che ha spesso penalizzato le aziende più diligenti e rispettose delle regole, riducendo la competitività del settore.
Un decreto per definire le modalità operative
Tutte queste misure dovranno essere dettagliate da un decreto attuativo congiunto del Ministero dell’Economia e del Ministero della Salute, previsto entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Il provvedimento sarà esaminato e condiviso anche con le Regioni in sede di Conferenza Stato-Regioni, al fine di garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
Questo passaggio sarà cruciale per definire le modalità operative del congelamento delle azioni esecutive, per stabilire i criteri di accesso ai finanziamenti garantiti e per regolare la concessione dei crediti di imposta, offrendo finalmente alle aziende certezze normative e strumenti concreti per pianificare il futuro.