Oltre l’85% degli infermieri trova lavoro entro un anno dalla laurea

Scritto il 13/06/2025
da Redazione

Il diploma di laurea in Infermieristica offre ottime chance di trovare in pochi mesi un lavoro con ‘posto fisso’ e in linea con le proprie aspettative. Un dato che va pari passo, nel 2024, alla crescita del numero di laureati ai Corsi di laurea triennali in Infermieristica. Fnopi riporta gli esiti dell’ultima indagine di AlmaLaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, con un particolare focus su titoli infermieristici. Secondo i dati nel rapporto, nel 2024 è aumentato il tasso di occupazione dei neo laureati e più della metà entro l’anno ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato

Nonostante le sfide del settore, i neolaureati trovano lavoro in tempi rapidi

infermieri neolaureati

L'85% dei neolaureati in infermieristica trova lavoro entro 1 anno dalla laurea.

L’Italia soffre di una carenza cronica di infermieri ma, nonostante le sfide del settore, la laurea in Infermieristica continua a offrire buone prospettive occupazionali: molti neolaureati riescono a trovare un impiego a tempo indeterminato in tempi relativamente rapidi.

Lo conferma l’ultimo Rapporto AlmaLaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato lo scorso 10 giugno all’Università degli Studi di Brescia.

I dati sono stati diffusi e analizzati nell’ambito del convegno “Laureati e lavoro nel prisma del mismatch”, organizzato con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio della CRUI-Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

Migliorano le prospettive dei neo infermieri occupati

A riportare gli esiti dell’indagine, con un particolare focus su titoli infermieristici, è Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. “Il Report AlmaLaurea- tira le somme Fnopi- restituisce un quadro occupazionale sostanzialmente positivo per chi sceglie un percorso universitario in Infermieristica”.

Un percorso di studi “efficace”

Il 67,5% degli intervistati sostiene di aver notato un miglioramento nel proprio lavoro dovuto alla laurea, a conferma dell’aderenza del percorso di formazione proposto e l’88% riferisce di utilizzare in maniera elevata le competenze acquisite con la laurea. Elementi questi avvalorati dal 97,9% dei laureati per i quali il percorso di studi effettuato è efficace per il lavoro svolto.

Le esperienze di studio all’estero e “la scarsa propensione a tornare”

Fnopi infine pone l’accento sul rischio di fuga all’estero dei neolaureati. Una tendenza e criticità che Infermieristica condivide a dire il vero con li altri corsi di laurea. A confermarlo sarebbero i dati relativi alle esperienze di studio e lavoro all’estero, come ha spiegato nel suo intervento nel corso della presentazione del Report i presidentedi AlmaLaurea, Ivano Dionigi.

“La laurea – ha spiegato infatti- non è un passaporto, ma sempre di più un foglio di via”. E “rispetto a 10 o 15 anni, quando i giovani smaniavano per rientrare nel proprio Paese- ha continuato- oggi si denota una scarsa propensione a tornare. Rappresentano quindi un capitale che noi regaliamo all’estero in maniera irresponsabile, anche a fronte del calo demografico”. Un lusso, ha concluso. che “l’Italia non si può permettere”.