Cos’è la TAC torace
Come l’RC, anche la TC emette raggi X, ma al contrario della radiografia tradizionale non produce una sola proiezione, ma numerose immagini che vengono scansionate e possono essere viste su più piani. Inoltre, rispetto all’RX, la TC permette una visione dettagliata di ossa, organi, tessuti e vasi.
La TC torace può essere:
- Ad alte dosi: più specifica di quella a basso dosaggio, ma con un’alta quantità di radiazioni
- A basse dosi: utilizza una quantità di radiazioni molto ridotta (fino al 65% in meno)
Inoltre, la TC può essere eseguita con o senza mezzo di contrasto (MDC). La somministrazione di MDC permette di avere immagini più precise di organi e tessuti.
Attraverso la TC torace è possibile visualizzare tutte le strutture presenti nel torace, fra cui:
- Polmoni
- Cuore
- Aorta
- Arteria polmonare
- Strutture ossee (es. coste)
Indicazioni alla TAC torace
La TC è raramente l’esame di prima scelta. È infatti di solito eseguita dopo un RX torace che ha evidenziato anomalie.
Le principali indicazioni alla TC torace sono:
- Valutare anomalie riscontrate all’RX torace
- Valutare patologie associate a segni e sintomi di malattia (es. tosse, febbre, dolore toracico)
- Valutare un tumore polmonare ed eventuali metastasi
- Valutare lesioni toraciche, anche traumatiche
- Diagnosticare un’embolia polmonare
- Diagnosticare malattie come TBC, fibrosi cistica, BPCO
- Diagnosticare anomalie congenite
Preparazione alla TC torace ed esecuzione
L’esame non richiede una particolare preparazione; è richiesto però il digiuno da almeno 8 ore se prevede la somministrazione di mezzo di contrasto. La persona deve rimuovere monili, oggetti in metallo, dentiere, occhiali, che possono inficiare la qualità delle immagini.
Come per le radiografie, anche la TC è sconsigliata alle donne in gravidanza per l’emissione di raggi X. Qualora la persona abbia un’allergia accertata al mezzo di contrasto iodato, è possibile nelle ore che precedono l’esame effettuare un trattamento terapeutico a base di cortisonici e antistaminici (si seguono di norma i protocolli aziendali per quanto riguarda dosi e tempi di somministrazione) a scopo antiallergico.
La persona viene invitata a sdraiarsi sul lettino della TC e le si chiede di assumere una posizione comoda, perché è importante rimanere fermi durante l’esame. Se l’esame prevede la somministrazione di mezzo di contrasto, alla persona viene posizionato un accesso venoso periferico per la somministrazione del liquido di contrasto.
La sala TC è in comunicazione con la sala dei comandi in cui è presente il tecnico, che può richiedere al paziente di trattenere il respiro in alcuni momenti perché per alcune scansioni, tutti i movimenti, inclusa la respirazione, possono creare artefatti sulle immagini.
Rischi correlati alla procedura
Nonostante la pericolosità di una quantità eccessiva di radiazioni, i benefici quali comodità, velocità e precisione della TC superano di gran lunga i rischi.
Il principale rischio correlato alla procedura è la reazione allergica al mezzo di contrasto iodato, ma i servizi di radiologia sono di norma preparati a gestirli. È comunque sempre buona norma che la persona che ha avuto reazioni allergiche allo iodio o a mezzi di contrasti iodati, anche per altre procedure, lo comunichi al tecnico.
Un altro rischio correlato al mezzo di contrasto è l’insufficienza renale. Il MDC essendo infatti eliminato per via renale, se la persona ha una funzionalità renale ridotta, può avere un peggioramento della funzionalità renale (aumento della creatinina).