Oms riscrive terminologia su diffusione patogeni attraverso aria

Scritto il 06/05/2024
da Daniela Accorgi

Il 18 aprile 2024 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato un importante documento che mira ad uniformare la terminologia da utilizzare per descrivere la trasmissione degli agenti patogeni attraverso l’aria che fino ad adesso si è diversificata asseconda delle discipline scientifiche, delle organizzazioni e in generale tra la popolazione. Questo vocabolario condiviso è importante; durante il periodo pandemico numerose incoerenze nella descrizione della via di trasmissione potrebbero aver contribuito a fornire informazioni fuorvianti e confuse in merito alla trasmissione di agenti patogeni nell’uomo.

Nuova terminologia per agenti patogeni che si trasmettono attraverso l'aria

starnuto

L'Oms riscrive la terminologia da utilizzare per descrivere la trasmissione degli agenti patogeni attraverso l'aria.

Nel descrivere come si diffondono le malattie infettive dobbiamo abbandonare “la via di trasmissione aerea” e quella “per droplet”, che distingueva in maniera dicotomica la diffusione delle malattie infettive respiratorie in relazione alla dimensione delle particelle superiori o inferiori a 5 micron.

Si parlava, infatti, di diffusione di droplet nucleici nella trasmissione per via aerea quando le goccioline emesse durante la fase espiratoria della respirazione erano inferiori a 5 micron (e quindi, proprio per la loro dimensione, non ricadono vicino al paziente infetto, ma fluttuano nell’aria fino ad essere inalate da un soggetto sano).

Si parlava, invece, di diffusione per droplet quando le goccioline emesse avevano una dimensione superiore ai 5 micron e quindi tendenti a ricadere nelle immediate vicinanze del soggetto infetto (1-2 metri).

Da tempo questa visione dicotomica era stata messa in discussione dai precedenti episodi epidemici/pandemici (SARS-Cov1–MERS, ecc.) ma non si era mai messo mano ad una revisione della terminologia.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto necessario, dopo la pandemia da Covid-19, addivenire ad un linguaggio condiviso per poter sviluppare ulteriori ricerche sulle modalità per mitigare questa via di trasmissione.

Particelle infettive e particelle respiratorie infettive

Nel nuovo vocabolario si introducono le definizioni di “particelle infettive” e “particelle respiratorie infettive”:

  • Per particelle infettive si intendono quelle particelle contenenti un agente patogeno che si muove nell’aria
  • Per particelle respiratorie infettive si intendono quelle particelle contenenti un agente patogeno che vengono trasportate dal flusso d’aria generato durante la fase espiratoria della respirazione da parte di una persona infetta e che raggiungono il tratto respiratorio o si depositano sulle mucose del naso, della bocca e degli occhi di un’altra persona

Trasmissione attraverso l’aria

Si vengono adesso a descrivere le nuove modalità di classificare la trasmissione, che diventa trasmissione attraverso l’aria e prevede due modalità principali:

Trasmissione/inalazione aerea

Si verifica quando le “particelle respiratorie infettive” vengono espulse durante la fase espiratoria nell’aria e, attraverso l’inalazione, entrano nel tratto respiratorio di un altro soggetto e possono potenzialmente causare un’infezione.

Questa forma di trasmissione può verificarsi quando le “particelle respiratorie infettive” possono aver percorso una distanza breve o lunga dalla persona infetta. La porta di ingresso delle “particelle respiratorie infettive” teoricamente è tutto il tessuto del tratto respiratorio, ma i microrganismi possono preferire punti specifici di ingresso (es. tessuto alveolare).

Deposizione diretta

Si verifica quando le “particelle respiratorie infettive” vengono espulse nell’aria e, seguendo una traiettoria a breve o lungo raggio (moto parabolico), si depositano direttamente sulle mucose facciali esposte quali bocca, naso o occhi di un altro soggetto, entrando così nel tratto respiratorio umano.

Trasmissione da contatto diretto e indiretto

Con riferimento alla trasmissione di una malattia infettiva respiratoria si individuano due modalità che non prevedono la trasmissione attraverso l’aria:

Trasmissione da contatto diretto

Nel contatto diretto la trasmissione dell’agente patogeno avviene attraverso un contatto diretto, ad esempio attraverso le mani che entrano in contatto diretto con bocca, naso e occhi e favoriscono il trasferimento dei microrganismi nel tratto respiratorio.

Trasmissione da contatto indiretto

Nel contatto indiretto la trasmissione viene favorita dalla contaminazione di oggetti o superfici orizzontali (es. piani di lavoro) da fomiti contenenti “particelle respiratorie infettive” come conseguenza della dispersione da parte di un soggetto infetto durante la fase espiratoria o come contaminazione da parte del soggetto stesso attraverso il contatto delle mani contaminate (es. mancato rispetto del galateo della tosse).

Il soggetto sano può infettarsi, ad esempio, portando le proprie mani contaminate dai fomiti contenenti “particelle respiratorie infettive” a bocca, naso e occhi, trasferendoli al tratto respiratorio.

Altri patogeni responsabili di malattie infettive respiratorie possono essere presenti in serbatoi ambientali, come ad esempio la presenza nell’acqua della legionella e attraverso la nebulizzazione raggiungono il tratto respiratorio.

(Queste due ultime modalità di trasmissione non sono descritte in questo documento ma vengono riportate per completezza).

Strategie di mitigazione per la trasmissione aerea di agenti patogeni

  • Distanziamento sociale: la distanza fisica tra gli individui può limitare efficacemente la diffusione di particelle respiratorie infettive
  • Protezione delle vie respiratorie: l’uso di dispositivi di protezione individuale, come maschere e respiratori, può ridurre l’esposizione a particelle infettive
  • Ventilazione ambientale: un’adeguata circolazione dell’aria negli spazi chiusi può diluire la concentrazione di particelle infettive e ridurre il rischio di trasmissione
  • Valutazione del rischio indoor: strumenti come la “Indoor Airborne Risk Assessment” possono quantificare il rischio di trasmissione aerea in ambienti chiusi, come dimostrato nel contesto di SARS-CoV-2

È cruciale riconoscere che i diversi agenti patogeni presentano modalità di trasmissione eterogenee, che possono essere predominanti, miste o specifiche, come la trasmissione aerea.

La definizione di misure di mitigazione efficaci richiede un’analisi approfondita da parte di esperti del settore per integrare le modalità di trasmissione con le caratteristiche epidemiologiche del patogeno, la severità della malattia indotta, l’impatto sui sistemi sanitari e altri fattori rilevanti.

Modalità di trasmissione dei microrganismi responsabili di malattie infettive respiratorie
Modalità di trasmissioneDistanza dalla fonteVia di trasmissioneMeccanismo di ingresso nel tratto respiratorioPorta di ingresso nel tratto respiratorioRappresentazione
Attraverso l'aria
Trasmissione/inalazione aereaQualsiasi distanzaAttraverso l'aria (sospese in aria o movimentate tramite flussi d'aria)InalazioneOvunque lungo il tratto respiratorio
Deposizione direttaBreveAttraverso l'aria (per moto parabolico)Deposito sulle mucoseBocca, naso e occhi*
Per contatto#
DirettoBreveNon attraverso l'ariaTrasmissione diretta (tramite contatto°, solitamente con le mani)Bocca, naso e occhi*
InirettoQualsiasi distanzaNon attraverso l'aria (Le particelle respiratorie infettive possono raggiungere un oggetto intermedio attraverso l'aria)Trasmissione indiretta (toccando un oggetto intermedio)Bocca, naso e occhi*

* Si noti che la mucosa degli occhi non fa parte del tratto respiratorio umano, ma è una porta d'ingresso nel sistema respiratorio.

# Si noti che questa modalità di trasmissione ad un altro essere umano non comporta un percorso "attraverso l'aria", ma è inclusa qui per completezza.

¤Si noti che il "contatto" non avviene attraverso la trasmissione dell'aria, ma è incluso per completezza e non include lesioni taglienti come la puntura dell'ago.