Assistenza empatica per ridurre lo stress e i conflitti
I PS liguri vedranno arrivare i "facilitatori" per assistere, supportare e dialogare con i familiari e prevenire le aggressioni.
I facilitatori, facilmente riconoscibili grazie alla pettorina azzurra con la scritta multilingue “Chiedi a me”, saranno attivi dalle 9 alle 21 nei pronto soccorso liguri. Il loro compito sarà quello di accogliere, ascoltare e sostenere i familiari dei pazienti, fungendo da interfaccia tra questi ultimi e il personale sanitario.
Come spiega l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, il servizio mira a fornire un supporto emotivo, empatico, per capire i bisogni dei familiari e rapportarsi con i loro cari ricoverati
, in una fase delicata e carica di tensioni. Quando arriviamo al pronto soccorso – aggiunge – siamo tutti allo stesso livello, non c'è distinzione
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Un aiuto concreto per i familiari, una tutela per gli operatori
I facilitatori non avranno solo una funzione relazionale, ma saranno anche di supporto per le necessità pratiche, come offrire un bicchiere d’acqua o trasmettere comunicazioni tra il personale sanitario e i familiari. Il progetto, osserva ancora Nicolò, ha anche un obiettivo di prevenzione: mira a ridurre le situazioni estreme che talvolta sfociano in aggressioni verbali o fisiche nei confronti degli operatori sanitari
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Estensione della web app “PS Tracker”
Il nuovo servizio sarà affiancato anche da strumenti digitali: è prevista infatti l’estensione dell’app “PS Tracker”, attualmente attiva al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova. La piattaforma consente ai familiari dei pazienti di monitorare da remoto il percorso diagnostico della persona cara in tempo reale.
Dal suo avvio, l’app è stata utilizzata per 3.324 pazienti, con oltre 40.000 consultazioni totali. La Regione punta a introdurre lo strumento anche in altri ospedali liguri, migliorando trasparenza e comunicazione tra struttura e familiari.