Ostetriche, alleate della continuità assistenziale. Il valore dell’integrazione ospedale-territorio

Scritto il 24/04/2025
da Redazione

Il legame tra ospedale e territorio è sempre più strategico per garantire continuità assistenziale alla donna. Un processo in cui il ruolo dell’ostetrica si rivela cruciale, come ha spiegato Silvia Vaccari, presidente della Fnopo (Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica), intervenuta durante la Women’s Care Week promossa da Izeos.

Una professione elettiva al fianco della donna in ogni fase della vita

L’integrazione socio-sanitaria non è solo una questione organizzativa, ma una vera e propria trasformazione culturale. Richiede una visione condivisa della centralità della persona e un forte orientamento alla prevenzione, con la comunità come luogo privilegiato dell’assistenza. L’ostetrica è una professionista privilegiata perché accompagna la donna lungo tutto il ciclo di vita, rappresentando un punto di riferimento costante per lei e la sua famiglia.

Grazie alla sua prossimità, l’ostetrica è in grado di intercettare rapidamente situazioni di fragilità, violenza o trascuratezza, anche in minore età, e attivare il supporto del team multidisciplinare. Il potenziamento della rete territoriale passa anche attraverso le visite domiciliari nell’ultima fase del percorso nascita, promosse da OMS, Unicef e NICE come strumenti fondamentali di salute pubblica.

L’ostetrica è una professionista con una relazione elettiva con la persona, capace di accompagnare la donna in ogni fase della vita: dall’infanzia fino alla maturità, includendo percorsi oncologici, adolescenziali e momenti di fragilità. È spesso la prima figura a intercettare situazioni di disagio, violenza o trascuratezza. Per questo, la sua funzione non può che estendersi ben oltre la sala parto.

In un contesto di denatalità crescente e di chiusura dei punti nascita, l’ospedale restituisce al territorio donne sempre più precocemente dopo il parto: in questo quadro, il ruolo dell’ostetrica territoriale diventa fondamentale. Le visite domiciliari rappresentano una modalità operativa sempre più centrale, non solo per sostenere la genitorialità ma anche per intercettare vulnerabilità e promuovere l’equità di accesso alla salute.

Formazione e organizzazione: le nuove frontiere della professione

Affinché tutto ciò sia possibile, servono formazione continua, programmazione strategica e valorizzazione delle competenze ostetriche. La FNOPO è impegnata su tutti questi fronti, con l’obiettivo di costruire una cultura professionale capace di rispondere alle nuove esigenze delle donne e delle famiglie. A partire dai primi mille giorni di vita fino all’assistenza oncologica, passando per la promozione della salute in ogni fase del ciclo vitale.