Payback, Consulta: diverse criticità, ma rispetta Costituzione

Scritto il 23/07/2024
da Redazione

La Corte Costituzionale si è pronunciata con due sentenze sul meccanismo del payback per il settore dei dispositivi medici, che non risulta irragionevole né sproporzionato, seppur con diverse criticità. Un sospiro di sollievo per le Regioni, ma doccia fredda per le imprese: si parla di più di un miliardo di euro che sulla base della legge introdotta dal governo Renzi e applicata dal governo Draghi sono dovuti dalle aziende alle regioni per il periodo compreso tra il 2015 e 2018.

Confindustria DM: dal payback una crisi irreversibile

Applicare il meccanismo del payback causerà una crisi irreversibile: è questo il commento di Confindustria dispositivi medici alle sentenze con cui la Corte costituzionale ha respinto i quesiti del Tar e confermato la costituzionalità dell'istituto del payback sui dispositivi medici.

Chiediamo con forza al Governo l'immediata convocazione di tavoli per gestire la crisi del comparto, rileva in una nota il presidente di Confindustria DM, Nicola Barni. La pronuncia di rigetto della Corte costituzionale sull'incostituzionalità del meccanismo del payback sui dispositivi medici versa un intero comparto e tutta la filiera italiana del settore in una crisi irreversibile. Gran parte delle imprese non solo saranno nell'impossibilità di sostenere il saldo di quanto richiesto dalle regioni, ma saranno altresì costrette ad avviare procedure diffuse di mobilità e licenziamento, ad astenersi dalla partecipazione a gare pubbliche e, in molti casi, a interrompere completamente la propria attività in Italia, osserva Barni.

Inoltre, con questa sentenza - prosegue - non si è considerato che le imprese potrebbero non essere in grado di provvedere alle forniture con un'inevitabile ripercussione sulla capacità del sistema di garantire la tutela della salute dei pazienti.

Pmi Sanità: con payback fallimento per oltre 2mila aziende

Con l'introduzione del payback sui dispositivi medici oltre 2mila aziende condannate al fallimento: è il commento alla decisione della Corte Costituzionale da parte di Gennaro Broya de Lucia, presidente di Pmi Sanità, l'associazione nazionale delle piccole e medie imprese impegnate a rifornire gli ospedali del materiale necessario a diagnosi e cure, che chiede al governo di convocare un tavolo di crisi.

Siamo esterrefatti di fronte ad una decisione del genere, che reputiamo assurda e che legittima, di fatto, una normativa che, con un artifizio, accollerà i debiti pubblici alle aziende private, si legge nella nota. La Consulta, aggiunge Broya de Lucia, ha definito il payback come un 'contributo di solidarietà' senza però comprendere che con l'applicazione di tale dispositivo migliaia di micro, piccole e medie imprese finiranno sul lastrico con gravi ricadute sul Servizio Sanitario Nazionale stesso.

Da qui la richiesta di Pmi Sanità al governo di convocare, in tempi brevi, un tavolo di crisi - conclude - per l'imminente rischio fallimento per oltre 2mila aziende italiane con la perdita di circa 200mila posti di lavoro.