Salute, sicurezza e benessere sono le sfide maggiori dei prossimi Giochi Olimpici, le prime dopo il picco della pandemia.
. Così la direttrice del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), Pamela Rendi-Wagner, alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi che si svolgeranno nella capitale francese dal 26 luglio all'11 agosto, seguite dalle Paralimpiadi (dal 28 agosto all'8 settembre).
Un potente promemoria dell'importanza di dare priorità alla salute Salute, sicurezza e benessere sono le sfide maggiori dei prossimi Giochi Olimpici, le prime dopo il picco della pandemia.
Si stima che in occasione dei due eventi arriveranno a Parigi circa 15 milioni di persone, tra cui 2 milioni di stranieri. Affinché l'evento abbia un completo successo, auguriamo ai partecipanti di dare priorità alla salute , aggiunge un portavoce del Ministero della Salute francese.
Abbiano sviluppato, in collaborazione con l'Ecdc, validi consigli di salute pubblica, invitandovi a seguire alcune semplici regole. Abbiate cure di voi .
Sulla questione è intervenuto anche il direttore delle emergenze della Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Gundo Weiler. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono un momento di festa sportiva ma anche un potente promemoria dell'importanza di dare priorità alla salute – sottolinea -. Con milioni di persone che si riuniscono a Parigi è importante adottare misure semplici ma potenti per prevenire la diffusione di malattie infettive e proteggerci dal calore e da altri rischi per la salute. Incoraggio tutti ad approfittare anche dei consigli sulla salute delle articolazioni per un'esperienza sportiva sicura e piacevole , aggiunge ricordando come lo sport sia una forza motrice per la vita , nel senso che aiuta a contrastare gli stili di vita sempre più sedentari delle popolazioni mondiali .
Considerando una tale concentrazione di persone nella capitale, il Comitato nazionale olimpico e sportivo francese non poteva pertanto non confrontarsi con gli esperti di salute internazionali per valutare i rischi sanitari del più grande e famoso evento sportivo del mondo, sia per gli atleti che per gli spettatori.
È stato elaborato quindi un vademecum che suggerisce alcuni consigli da osservare a tutela della salute pubblica . La guida comprende innanzitutto indicazioni sui vaccini da eseguire prima di partire per la Francia verificando il proprio stato vaccinale in quanto le maggiori preoccupazioni riguardano il morbillo , i cui casi sono in aumento in tutto il mondo.
Sono incluse inoltre informazioni su come proteggersi da alcune malattie infettive respiratorie, come il Covid 19, sessuali (Hiv , Mpox , clamidia , gonorrea , sifilide ) o trasmesse da zecche e zanzare (Dengue , Zika , West Nile , Chikungunya ).
Sono presentati anche consigli per proteggersi dal caldo anomalo prevendendo i colpi di calore e la disidratazione a causa delle temperature estreme, informazioni sul cibo sicuro e sull'igiene alimentare per prevenire tossinfezioni ed intossicazioni, sull'acqua potabile del rubinetto, sull'igiene delle mani, sull'uso di alcol e tabacco in Francia.
Fornisce i numeri per le emergenze mediche, il 112 e il 15. Ci sono inoltre consigli specifici per gli atleti, come quello di allenarsi in condizioni di temperatura elevata per consentire al corpo di mettere in atto gli adattamenti fisiologici necessari a sopportare il caldo. Anche se lo svolgimento delle gare più dure è stato programmato nelle ore più fresche della giornata, l'Agenza meteorologica nazionale francese ha garantito un continuo monitoraggio del clima per intervenire in modo mirato in base agli sport.
Tuttavia, sebbene nella regione di Parigi dove si svolgeranno la maggior parte delle gare in programma, i contagi di coronavirus siano aumentati significativamente da maggio, in tendenza con l'aumento registrato in tutta Europa negli ultimi due mesi con numeri quintuplicati, il comitato organizzatore ha escluso la possibilità di creare una “bolla sanitaria” per isolare gli atleti, provenienti da 206 nazioni, nel Villaggio Olimpico che ospiterà 14.500 persone tra atleti ed allenatori ed altri 9 mila paratleti e i loro staff.
A differenza delle Olimpiadi di Tokyo nel 2020 dove vennero messe in atto misure sanitarie estreme a causa della pandemia, a Parigi non è stato adottato un protocollo sanitario ufficiale. Così, in mancanza di tale documento, il Comitato ha soltanto suggerito alle varie delegazioni di essere vigili e di adottare precauzioni standard o misure di protezione individuale aggiuntive, a discrezione, in caso di comparsa di sintomatologia respiratoria e/o infettiva.
Si è limitato a suggerire agli atleti di eseguire un test per il Covid prima della partenza, ricordando altresì che è sempre corretto adottare le comuni misure igieniche atte a proteggere gli altri. Il Comitato sta tenendo sotto controllo e da vicino gli sviluppi dell'ondata estiva di Covid19 per essere pronto ad adottare misure specifiche di contenimento qualora ce ne fosse bisogno , ha rassicurato in caso di presenza di focolai infettivi.
Sebbene la Francia abbia pianificato le Olimpiadi 2024 in un'ottica di adattamento climatico ambientale per difendere gli atleti e gli spettatori dalle ondate di calore aggravate dai picchi di inquinamento atmosferico della città - rivolgendo grande rispetto per il clima anche attraverso la realizzazione di edifici bioclimatici che non prevedono l'uso di aria condizionata ma piuttosto un sistema di raffreddamento naturale degli ambienti di vita - un simile evento di massa resta comunque una sfida sanitaria che potrà avere delle conseguenze durevoli in base alle soluzioni adottate dagli organizzatori e dalle istituzioni francesi.
Quando in una città calda come Parigi si riunisce una grande quantità di persone, è una preoccupazione, avvisa uno scienziato dell'Ecdc nell’articolo “Come Parigi si prepara alle minacce per la salute dei giochi Olimpici ” pubblicato su British Medical Journal.
Avere uno sguardo attento sulla salute potrebbe purtroppo non bastare di fronte alle insidie delle malattie infettive, favorite anche dal caldo estremo, lasciate al senso di responsabilità delle persone.