Cause di emoftoe
Le perdite ematiche provengono da qualsiasi tratto dell'albero tracheo-bronchiale e dal parenchima polmonare. Possono essere tuttavia dovute anche a condizioni patologiche delle regioni vicine, non di diretta pertinenza dell'apparato respiratorio.
A seconda della causa scatenante, l'emoftoe – che non deve essere confusa con l'emottisi, l'emissione franca di cospicue quantità di sangue rosso vivo dalle vie aeree senza la presenza di muco - può presentarsi come un sintomo saltuario o sporadico, associato ad un singolo episodio, oppure ricorrente manifestandosi sino alla completa risoluzione della patologia sottostante. Generalmente la gravità può essere determinata dalla colorazione: una pigmentazione più intensa suggerisce un problema più grave.
Le principali patologie responsabili di emoftoe sono le bronchiectasie, la bronchite, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e le malattie infettive delle vie aeree. Anche tubercolosi, fibrosi cistica, carcinoma del polmone, cancro della laringe e della tiroide, cardiopatie, lesioni vascolari come la rottura dell'arteria polmonare, inalazioni di corpi estranei e traumi al torace con fratture costali nonché edema, enfisema ed embolia polmonare possono causare emoftoe.
Le infezioni respiratorie - di origine virale, batterica, fungina e parassitaria - sono le cause più comuni. L'escreato si tinge di sangue in seguito ad un trauma locale a livello delle superfici mucose delle vie aeree colpite dall'infezione oppure per processi infiammatori che provocano tosse produttiva e danneggiano le pareti dei bronchi che si dilatano in maniera marcata.
Il sintomo non è mai trascurabile
Quando la patologia che lo origina è di una certa gravità, si può accompagnare a febbre, dispnea, sudorazione notturna profusa, tachicardia, tachipnea, ortopnea. Può comparire un malessere generale con calo ponderale e l'espettorato può essere purulento e di odore sgradevole.
La sua gravità dipende dalla quantità di sangue espettorato e dalla durata del disturbo. Può essere il sintomo precoce di un carcinoma polmonare. Segnali d'allarme sono:
- tosse persistente
- dolore al petto
- vertigini
- sangue nelle urine
- sangue nelle feci
La diagnosi per individuare la patologia responsabile deve essere differenziale rispetto a qualsiasi altra perdita ematica che origina dall'orofaringe e dal tratto gastrointestinale, come le emorragie naso-faringee, l'ematemesi e le minime quantità di sangue emesse con la saliva dopo irritazione della gola in seguito a tosse violenta.
Può essere confermata da una broncoscopia, che permette di esplorare la trachea e i bronchi raccogliendo campioni di tessuto e di catarro da analizzare al microscopio. Altre indagini strumentali utili sono la radiografia standard del torace, la TAC polmonare, l'ecocardiografia, la coltura microbiologica, lo striscio dell'espettorato, nonché esami ematochimici come emocromo e coagulazione (PT e PTT).
A seconda dell'eziologia, i trattamenti includono la somministrazione di vasocostrittori topici (adrenalina, vasopressina), fotocoagulazione laser in corso di broncoscopia, embolizzazione durante angiografia delle arterie bronchiali, intubazione selettiva per inibire l'emorragia nel polmone. Lobectomia o una pneumonectomia sono l'ultima ratio come soluzione chirurgica.