Eliminazione di bolle d'aria, uno dei passaggi della procedura dell'iniezione intramuscolare
La "questione intramuscolo" spesso fa discutere per la facilità con cui nell'opinione comune la si creda una manovra banale, quando nella realtà così banale non è. Saper scegliere la sede giusta in cui effettuare l’intramuscolo, ad esempio, è fondamentale.
In letteratura sono descritte 5 sedi di somministrazione delle iniezioni intramuscolari:
Il volume del liquido iniettabile varia a seconda della sede. In ogni caso non si dovrebbero superare i 5ml negli adulti.
In sede ventrogluteale possono essere iniettati da 2 a 5 ml, nel dorsogluteale 4ml, in sede vastofemorale e rettofemorale 5 ml.
La siringa deve essere la più piccola possibile, ma deve ovviamente contenere tutto il volume richiesto.
L'ago utilizzato per la preparazione del farmaco va sostituito prima di pungere la cute. L'ago utilizzato per l'aspirazione deve essere inoltre di piccolo calibro, per ridurre la possibilità che microparticelle estranee possano essere aspirate insieme al farmaco e poi viene sostituito per evitare che quelle residue al suo interno vengano a contatto con la cute.
Le ultime linee guida hanno messo in luce che l'uso di aghi più lunghi è stato associato ad un minor arrossamento e gonfiore locale rispetto a quelli più corti, perché l'iniezione viene fatta in uno strato muscolare più profondo.
La lunghezza appropriata dell'ago dipende strettamente dall'età e dalla massa corporea. In linea generale, è necessario ricordare che l’ago deve essere abbastanza lungo da raggiungere la massa muscolare e non rimanere nel tessuto sottocutaneo, ma non così a lungo da coinvolgere i nervi sottostanti o i vasi sanguigni.
Il calibro dell'ago per l’iniezione intramuscolare deve essere di un calibro tra 22 e 25 G. La lunghezza dell’ago e della sede di iniezione dipende da:
Identificare il paziente utilizzando i metodi indentificativi in uso nella propria u.o.