tuteleremo la professione
Oss strumentisti: I Presidenti Opi del Veneto stanno ponendo seria attenzione a quanto presentato, riservandosi di porre in essere ogni iniziativa ritenuta utile per tutelare la professione infermieristica.
I Presidenti Opi del Veneto stanno ponendo seria attenzione a quanto presentato, riservandosi di porre in essere ogni iniziativa ritenuta utile per tutelare la professione infermieristica
Gli Oss non sono professionisti sanitari e non possono sostituire gli infermieri, che hanno una formazione universitaria specifica, denuncia Luigi Pais dei Mori, presidente del Coordinamento regionale degli Ordini degli Infermieri.
Gli Oss non sono professionisti sanitari e non possono sostituire gli infermieri, che hanno una formazione universitaria specifica
In una nota congiunta firmata dai presidenti provinciali, Pais dei Mori evidenzia le criticità del progetto:
Seguiamo la vicenda dal 18 settembre 2023, data della prima riunione con i vertici aziendali, e siamo totalmente contrari. Durante il secondo incontro del 23 dicembre 2024, abbiamo ribadito la nostra posizione, sollevando dubbi di legittimità e responsabilità professionale. Se il piano verrà portato avanti, agiremo per vie legali.
Seguiamo la vicenda dal 18 settembre 2023, data della prima riunione con i vertici aziendali, e siamo totalmente contrari. Durante il secondo incontro del 23 dicembre 2024, abbiamo ribadito la nostra posizione, sollevando dubbi di legittimità e responsabilità professionale. Se il piano verrà portato avanti, agiremo per vie legali
Il progetto prevede un corso di formazione volontaria di 450 ore, ma il fronte del “no” è ampio e include anche i sindacati Uil e Cisl. Con due lettere inviate l’8 dicembre 2024 e il 16 gennaio 2025, Luigi Spada (Uil), che è anche Oss, e Achille Pagliaro (Cisl) hanno espresso forte preoccupazione e allarme.
forte preoccupazione e allarme
La proposta solleva criticità normative, contrattuali e formative. Gli Oss non possiedono le competenze necessarie per operare come strumentisti in sala operatoria, e assegnare loro tale compito potrebbe compromettere la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori stessi, si legge nei documenti inviati al direttore sanitario Michele Tessarin e al direttore del Servizio professioni sanitarie, Mario Degan, promotore dell’iniziativa.
La proposta solleva criticità normative, contrattuali e formative. Gli Oss non possiedono le competenze necessarie per operare come strumentisti in sala operatoria, e assegnare loro tale compito potrebbe compromettere la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori stessi
I sindacati e gli Ordini degli Infermieri hanno chiesto formalmente all’Azienda di interrompere qualsiasi attività legata alla formazione degli Oss in questa direzione. Un nuovo incontro tra le parti è stato fissato per il 28 gennaio.
Io stesso, come Oss, non mi sentirei in grado di sostituire un infermiere di sala operatoria – confessa Spada –. Ogni figura professionale ha un proprio ruolo e competenze specifiche. Rispondere alla carenza di infermieri penalizzando questi ultimi sarebbe un errore.
Io stesso, come Oss, non mi sentirei in grado di sostituire un infermiere di sala operatoria – confessa Spada –. Ogni figura professionale ha un proprio ruolo e competenze specifiche. Rispondere alla carenza di infermieri penalizzando questi ultimi sarebbe un errore
Dal canto suo, l’Azienda ospedaliera difende la proposta. In una nota ufficiale, afferma: Le Direzioni sanitaria e delle professioni sanitarie stanno valutando soluzioni organizzative innovative per affrontare le criticità del sistema sanitario e le sfide future. Si punta alla valorizzazione di tutte le figure professionali – medici, infermieri e Oss – in un contesto complesso come quello delle sale operatorie.
Le Direzioni sanitaria e delle professioni sanitarie stanno valutando soluzioni organizzative innovative per affrontare le criticità del sistema sanitario e le sfide future. Si punta alla valorizzazione di tutte le figure professionali – medici, infermieri e Oss – in un contesto complesso come quello delle sale operatorie
L’Azienda critica le posizioni di contrasto, sottolineando la necessità di superare i pregiudizi e sperimentare nuovi modelli organizzativi. Tuttavia, il clima rimane teso, con gli infermieri e i sindacati fermi nella loro opposizione al progetto, che considerano un rischio per la sicurezza e la qualità delle cure.
superare i pregiudizi