Oss chiedono sospensione del percorso di approvazione

Scritto il 13/09/2024
da Redazione

La Federazione delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie MIGEP OSS, insieme agli Stati Generali OSS e ad SHC OSS, ha formalmente richiesto la sospensione dell'approvazione del nuovo profilo professionale di "Assistente Infermiere". La richiesta è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute e ad altri enti istituzionali, sottolineando una serie di criticità legate all'istituzione di questa nuova figura.

Assistente infermiere, il "no" degli Operatori socio sanitari

Migep, Stati Generali OSS e SHC OSS chiedono la sospensione dell'introduzione dell'Assistente Infermiere: Una figura ibrida che crea confusione

Le motivazioni espresse nella richiesta sono numerose e focalizzate principalmente sulla confusione e sulle problematiche che l'introduzione dell'Assistente Infermiere potrebbe generare all'interno del sistema sanitario.

La principale obiezione riguarda la creazione di una figura professionale priva di un chiaro riconoscimento giuridico ed economico. MIGEP sostiene che la sovrapposizione di ruoli tra l'Operatore Socio-Sanitario (OSS) e l'Assistente Infermiere potrebbe provocare conflitti interni alle équipe sanitarie, aggravando ulteriormente le tensioni già esistenti a causa dei carichi di lavoro insostenibili​.

Uno degli aspetti più preoccupanti, secondo la federazione Oss, è l'assenza di una formazione adeguata per gli Assistenti Infermieri. Le ore di formazione previste sono considerate insufficienti per garantire una preparazione completa, e il titolo rilasciato alla fine del percorso resta un semplice attestato di qualifica professionale, senza prevedere un diploma come accade in altri Paesi europei. Inoltre, non è stata prevista una copertura assicurativa per questa nuova figura, sollevando dubbi sulla tutela dei lavoratori e sui rischi legali connessi.

La federazione OSS mette anche in evidenza il rischio di sovramansionamento legalizzato, ossia l'assegnazione formale di compiti sempre più complessi agli OSS senza il necessario riconoscimento professionale ed economico. La riforma proposta, secondo la MIGEP, andrebbe a favorire soprattutto le strutture private, aumentando il loro potere gestionale a scapito dei lavoratori​.

In risposta a queste preoccupazioni, la MIGEP e gli Stati Generali OSS propongono alternative mirate alla valorizzazione delle professioni esistenti e a un miglioramento complessivo delle condizioni lavorative. Tra le proposte c'è una revisione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e un maggiore investimento nella formazione e nella certificazione delle competenze degli OSS, in linea con gli standard europei.

In conclusione, la federazione chiede l'apertura di un tavolo tecnico per discutere le questioni sollevate e trovare soluzioni condivise, che non solo affrontino la carenza di personale, ma garantiscano anche una vera evoluzione e valorizzazione della figura dell'OSS​.