Gli Oss ai partiti: rivedere profilo, formazione e stipendi

Scritto il 02/09/2022
da Redazione

Revisione del profilo dell’Operatore socio sanitario, nuovo percorso formativo e adeguamento retributivo per la categoria. Sono solo alcune delle richieste che la Federazione delle professioni sanitarie e socio sanitarie Migep ha avanzato, mediante lettera aperta, ai politici impegnati nella campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.

Elezioni 2022, le richieste degli Oss ai politici

Nella lettera del Migep ai partiti si legge che la riforma dell'assistenza territoriale non facilita e non aiuta la figura dell'Oss.

Premettendo di non essere contrario in linea di principio all’evoluzione dell’Operatore socio sanitario, né all’acquisizione delle ulteriori competenze, il Migep però è convinto che il panorama tratteggiato non tenga conto della normativa, del quadro generale finanche alle scarse risorse umane disponibili.

Il riferimento, neanche troppo velato, è alla “questione super Oss”.

Per questo, tramite una lettera aperta indirizzata a tutti i politici in piena campagna elettorale, la Federazione delle professioni sanitarie e socio sanitarie Migep ha messo in fila otto obiettivi sui quali chiede l'impegno delle diverse forze politiche:

Tutte priorità non più differibili nel tempo – scrivono Loredana Peretto, Simone Rizzato e Angelo Minghetti del Migep - ed auspichiamo che il nuovo Governo che nascerà, si faccia promotore di raccogliere le istanze della categoria, per il benessere e la salute degli italiani investendo molto per questa professione.

Una figura, quella dell’Oss, che sembra però essere stata dimenticata nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale: la riforma – si legge ancora nella lettera del Migep - non facilita e non aiuta questa figura che si occupa delle cure assistenziali verso pazienti e cittadini, la riforma si rivolge verso molti attori, ma dimentica questa professione. Nessuno ha affrontato le reali necessità, le priorità, funzioni e su quali settori intervenire. Bisogna riempire tali strutture con cure vere e personale qualificato, con una serie di servizi ai cittadini di qualità, e il numero adeguato di personale per la complessità assistenziale. Dobbiamo portare avanti le nostre qualità migliori, i modelli che funzionano meglio, dobbiamo trovare il coraggio di fare, senza interpretare termini e terminologie poco significative.