Che cos’è la cervicometria e perché si effettua
La cervicometria è un esame ecografico che ha l’obiettivo di misurare la lunghezza del collo dell’utero. Questo esame, eseguito in genere tra le 19 e le 24 settimane di gravidanza (o prima, se ci sono dei fattori di rischio), permette di riconoscere una buona percentuale di donne potenzialmente a rischio di parto pretermine o aborto spontaneo. Non ci sono indicatori uniformi della lunghezza della cervice, in quanto i valori dipendono da fattori come:
- epoca gestazionale
- posizione del feto
- numero di gravidanze avute
- indice di massa corporea prima della gravidanza
In ogni caso, più significativo e precoce nel corso della gestazione è l’accorciamento della cervice, maggiore è il rischio.
La cervicometria è quindi utile ad adottare, dove necessario, specifiche attenzioni e precauzioni terapeutiche (ad esempio il cerchiaggio della cervice). In caso di riduzione della lunghezza della cervice rilevata mediante cervicometria vengono inoltre effettuati test aggiuntivi per determinare il reale rischio di parto prematuro. In particolare, viene effettuato il test per la ricerca della fibronectina fetale (fFN) nelle secrezioni vaginali.
La fFN è una glicoproteina prodotta a livello della giunzione uteroplacentare che è normale riscontrare nelle secrezioni cervicovaginali, durante le prime settimane di gravidanza e dopo la 36° settimana, ma che non dovrebbe essere riscontrabile tra la 22° e la 35° settimana di gravidanza.
È particolarmente importante eseguire la cervicometria per le donne che hanno subito un intervento chirurgico o un trattamento laser della cervice pochi mesi prima del concepimento, se la futura mamma ha un'insufficienza ischemico-cervicale o in caso di gravidanze gemellari.
Come si effettua la cervicometria
La cervicometria viene effettuata a vescica vuota mediante inserimento di una sonda vaginale. È particolarmente importante che, durante l’inserimento della sonda, non venga esercitata alcuna pressione per non correre il rischio di allungare in modo artificiale il collo dell’utero.
Per garantire l’accuratezza dell’esame, è necessario che vengano effettuate diverse misurazioni, in quanto la cervice risulta essere particolarmente dinamica e può modificarsi significativamente nel corso dell’esame; per questo motivo, l'esame dura circa 20-30 minuti.
In base alla lunghezza della cervice, e quindi in base al rischio di aborto o parto prematuro, può essere necessario effettuare la cervicometria più volte, a intervalli di 14 giorni tra una misurazione e l’altra.
La cervicometria può essere effettuata anche per via transaddominale. Tuttavia, la modalità transvaginale è molto più accurata poiché permette una visualizzazione diretta della cervice.