Distacco intempestivo di placenta normalmente inserita

Scritto il 05/06/2020
da Redazione

La placenta è normalmente attaccata alla parete uterina per mezzo dei villi coriali che fungono anche da mezzo di scambio dal sangue materno verso quello fetale di ossigeno e nutrimento ed in senso inverso di anidride carbonica e altre sostanze di rifiuto del feto. Nell’1% delle gravidanze si riscontra l’abruptio placentae o distacco intempestivo di placenta normalmente inserita (DIPNI), da pochi millimetri a distacco completo, con un picco di incidenza tra la 24a-26a settimana di gestazione.

Che cos’è il DIPNI, distacco intempestivo di placenta

Il distacco intempestivo di placenta normalmente inserita (DIPNI) è una delle più gravi emergenze ostetriche che può presentarsi con sanguinamento vaginale e dolore acuto addominale, fino a shock emorragico e/o coagulazione intravascolare disseminata.

I fattori di rischio per DIPNI sono:

  • Età materna > 35 anni e parità
  • Ipertensione cronica o indotta dalla gravidanza
  • Preeclampsia
  • Polidramnios
  • Corioamniosite
  • Trombofilia
  • Pregresso taglio cesareo
  • Pregresso abruptio placentare
  • Trauma addominale
  • Gravidanza gemellare
  • Fumo di sigaretta
  • Rottura prematura delle membrane
  • Uso di cocaina

Diagnosi di distacco di placenta

Ogni volta che una gravida si presenta con perdite ematiche deve essere preso in considerazione il DIPNI. La diagnosi non è semplice e si basa su:

  • Clinica: presenza di sangue rosso scuro, ma che può essere assente nel 30% dei casi, dolore addominale continuo o intermittente, acuto o ingravescente; attività contrattile ipercinetica o con ipertoni fino alla tetania nei casi gravi; nausea e vomito causati dal dolore o dall’ipotensione
  • Ecografia: è poco sensibile, ma specifica se individua la sede del distacco
  • Cardiotocografia: può presentare alterazioni quando il distacco interessa almeno la metà della placenta e può presentarsi, in base anche del tempo trascorso, con decelerazioni variabili severe, decelerazioni tardive, riduzione della variabilità e bradicardia
  • Esami di laboratorio: il test di Kleihauer-Betke che valuta la presenza di emazie fetali nel sangue materno utile soprattutto come conferma diagnostica

Come si tratta il distacco intempestivo di placenta normalmente inserita

Il trattamento in caso di distacco intempestivo di placenta normalmente inserita si differenzia in base all’entità della perdita, all’epoca di gestazione e dal grado di compromissione materno fetale.

In assenza di stato di schock si deve:

  • Monitorare i parametri vitali materni (PA, FC, SpO2, diuresi)
  • Assicurare almeno un accesso venoso (16/18G)
  • Inviare esami di laboratorio (emocromo, coagulazione e prove crociate)
  • Effettuare l’ecografia transaddominale
  • Monitorare il benessere fetale