Taglio cesareo per scelta materna e la posizione dei professionisti
Una possibile soluzione è un colloquio approfondito tra dei professionisti dedicati e le donne, per illustrare le conoscenze disponibili sull’argomento che consentano di fugare i dubbi e arrivare a una decisione condivisa.
Anche l’utilizzo di brochure informative o pagine web dedicate. possono aiutare a far fronte alle diversità culturali, di lingua e di istruzione.
Se ci fosse ancora disaccordo si può proporre di consultare un altro ginecologo specialista per un secondo parere. Questi colloqui dovrebbero favorire la scelta della modalità di parto, a contenere il livello di ansia e paura e aumentare la soddisfazione e fiducia della donna verso gli operatori.
Le convinzioni dei professionisti coinvolti e la modalità con cui l’informazione viene comunicata si riflette nell’orientare la decisione finale della donna. Molte volte il sanitario può essere propenso ad assecondare la volontà della donna per evitare problemi legali ad eventuali complicanze durante il parto, senza considerare il rischio per la salute della donna e la possibilità di future gravidanze.
Ma è pure vero che, per non rientrare nell’imprudenza, il taglio cesareosu richiesta materna dovrebbe essere preceduto da una adeguata e veritiera informazione e un consenso informato, che includano:
- Le indicazioni al taglio cesareo
- I potenziali benefici e danni associati al taglio cesareo per la salute della donna e del neonato
- Le modalità di espletamento dell’intervento chirurgico
- Le diverse tecniche anestesiologiche
- Le implicazioni per future gravidanze e nascite dopo il taglio cesareo
Per rafforzare nella donna il senso di fiducia nella struttura sanitaria bisognerebbe illustrarle la sua efficienza, l’organizzazione adeguata, le risorse umane disponibili e l’esperienza dell’équipe chirurgica e neonatologica.
Le donne sottoposte ad un taglio cesareo possono andare incontro a maggiori difficoltà nell’intraprendere e nel proseguire l’allattamento a causa nella difficile mobilità, l’allettamento e l’utilizzo di farmaci antidolorifici e antibiotici che ne possono compromettere l’odore e il sapore.
Dal punto di vista giuridico il ricorso al taglio cesareo su richiesta può essere sostenuto dal “principio dell’autodeterminazione” del soggetto nei riguardi della propria salute fisica e psichica. Infatti - dice la giurisprudenza - non comportando una diminuzione permanente dell’integrità fisica non va contro la tutela del diritto alla salute garantito dalla Costituzione.