Enpapi trasmette l’estratto conto annuale
Ottobre-Dicembre 2021. Come riporta una nota, l’ultimo trimestre dello scorso anno ha visto la struttura dell’Enpapi – su determinazioni degli Organi collegiali – particolarmente impegnata nello svolgimento di un’attività straordinaria, tanto delicata quanto complessa. Così, nell’ottica di proseguire, e soprattutto finalizzare, le attività programmatiche mirate a garantire la dovuta e corretta tutela previdenziale e assistenziale degli iscritti, il CdA – nelle figure del presidente Luigi Baldini, della vicepresidente Elena Gallo, dei consiglieri Marisa Agosti, Andrea Della Ratta, Irmanella Romanel – ha attuato una serie di azioni rilevanti. Prima di tutto l’Ente ha deciso di trasmettere, mediante il Cassetto previdenziale, l’estratto conto annuale, ovvero il documento che riepiloga in maniera dettagliata tutti i dati che riguardano la propria posizione contributiva: i dati reddituali, i contributi dovuti, i versamenti eseguiti e l’ammontare del montante contributivo. L’intento: assicurare la piena attuazione del principio di trasparenza. L’invio ha interessato circa 73mila iscritti ed è stato affiancato, per circa 20mila posizioni, da una diffida di pagamento volta alla regolarizzazione della posizione.
Tante le richieste di delucidazioni da parte degli iscritti all'Ente
Per forza di cose, si è innescata tra gli iscritti la volontà di ricevere delucidazioni ed eventuali riscontri a riguardo, condizione che si è tradotta in un rilevante afflusso di chiamate al numero verde (800.070.070), pari a 24mila telefonate e circa 3.000 comunicazioni Pec, soltanto per il mese di dicembre. In parallelo all’invio dell’estratto conto, l’Ente – il cui Consiglio di indirizzo generale, lo scorso dicembre, ha approvato i documenti previsionali di bilancio riferiti agli esercizi 2021 (seconda variazione) e 2022 – è impegnato anche nell’elaborazione del conguaglio 2020, scaturendo, di conseguenza, un ulteriore ritorno in termini di richieste di delucidazioni attraverso i vari canali di comunicazione a disposizione, nonché la ricezione di circa 2mila istanze di rateizzazione da processare. A questo proposito, l’Enpapi ricorda ai propri iscritti che, a seguito della presentazione della domanda di rateizzazione, l’ufficio provvederà a svolgere la relativa istruttoria nonché a sottoporre l’istanza al CdA.
Successivamente, sarà trasmesso il provvedimento nella sezione “comunicazioni” dell’area riservata (ovvero l’area personale all’interno del sito Enpapi nella quale sono presenti i servizi utili a monitorare la propria posizione contributiva). Fermo restando che, ai fini sanzionatori, a fare fede è – occorre precisarlo – la data di trasmissione della domanda e non la data di riscontro dell’Ente.
Infine, a tutto ciò si aggiunge parallelamente anche un’attività di recupero crediti per il periodo 2015/2018 che ha interessato circa 12mila posizioni per un valore di 100 milioni di euro di crediti contributivi richiesti. Ad ogni modo, l’Enpapi è consapevole che – seppur il proprio servizio telefonico sia stato potenziato collocando tutte le risorse competenti – si sono verificate, inevitabilmente, lunghe attese. E ancora, che la copertura del servizio offerto ha comportato (e non poteva essere altrimenti) dei ritardi nella presa in carico delle istanze – anche pervenute via posta elettronica certificata o mail – tanto nella gestione delle attività ordinarie quanto nella verifica di eventuali anomalie prodotte dal sistema informativo, fisiologiche con tali numeri. Ciò nonostante, l’Ente tiene a rinnovare il proprio impegno nell’attività svolta, assicurando che ogni iscritto riceverà il corretto feedback.