Le radiazioni ultraviolette (UV)
Un'esposizione eccessiva e non protetta ai raggi UV rappresenta il principale fattore eziologico per il fotoinvecchiamento cutaneo.
Le radiazioni UV che raggiungono la superficie terrestre si dividono principalmente in due categorie:
- UVA (320-400 nm): costituiscono circa il 95% della radiazione UV che arriva sulla Terra. Penetrono più in profondità nel derma, contribuendo significativamente al fotoinvecchiamento, alla soppressione immunitaria e all'induzione indiretta di danno al DNA tramite la generazione di specie reattive dell'ossigeno (ROS). Sono presenti con intensità relativamente costante durante l'anno, anche attraverso nuvole e finestre.
- UVB (290-320 nm): sono responsabili della maggior parte degli effetti acuti sulla pelle, come l'eritema solare (scottatura) e l'abbronzatura. Penetrazione più superficiale rispetto agli UVA, ma con un'energia maggiore e un potenziale mutageno diretto sul DNA, contribuendo fortemente al rischio di carcinogenesi cutanea. La loro intensità varia significativamente con la stagione, l'ora del giorno e la latitudine.
Fotoinvecchiamento, meccanismi e manifestazioni cutanee
Il fotoinvecchiamento, o invecchiamento estrinseco, è il processo degenerativo della pelle causato dall'esposizione cronica alle radiazioni UV. A differenza dell'invecchiamento cronologico (intrinseco), il fotoinvecchiamento si manifesta con alterazioni specifiche e più accentuate nelle aree esposte al sole.
A livello molecolare, le radiazioni UV inducono:
Effetto biologico | Descrizione |
Danno al DNA |
|
Degradazione della matrice extracellulare (MEC) |
|
Infiammazione cronica |
|
Alterazione dei melanociti |
|
L'esposizione cronica e acuta al sole è un fattore di rischio primario per diverse condizioni dermatologiche:
- Cheratosi Attiniche (AK): lesioni precancerose comuni, caratterizzate da placche ruvide e squamose, specialmente su viso, cuoio capelluto, orecchie e dorso delle mani. Sono considerate carcinoma spinocellulare in situ e hanno un rischio di progressione a carcinoma spinocellulare invasivo (SCC) che varia dall'1% al 10% per lesione.
- Lentigo Solari: macchie iperpigmentate, piatte, ben definite, che compaiono sulle aree esposte al sole. Sono benigni ma indicano un danno solare cumulativo significativo.
- Carcinoma Basocellulare (BCC): il tumore cutaneo più comune, rappresentando circa l'80% di tutti i tumori della pelle. È a lenta crescita, raramente metastatizza, ma può essere localmente distruttivo. L'esposizione intermittente e intensa al sole, specialmente in età giovanile, è un fattore di rischio.
- Carcinoma Spinocellulare (SCC): il secondo tumore cutaneo più comune, con un rischio maggiore di metastasi rispetto al BCC (sebbene ancora basso). Deriva spesso da cheratosi attiniche e la sua incidenza è fortemente correlata all'esposizione solare cronica e cumulativa.
- Melanoma: il tumore della pelle più aggressivo e con il più alto potenziale metastatico. Sebbene rappresenti solo il 4% circa delle neoplasie cutanee, è responsabile della maggior parte dei decessi legati al cancro della pelle. L'esposizione intermittente e le scottature solari severe, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza, sono fattori di rischio significativi.
La fotoprotezione: strumenti e strategie efficaci
La fotoprotezione va ben oltre l'applicazione di un prodotto solare. Comprende un insieme di strategie comportamentali e l'uso consapevole di filtri solari.
Argomento | Dettagli |
1. Filtri UV: tipologie e funzionamento |
|
2. Fattore di protezione solare (SPF): oltre il numero |
|
3. Strategie comportamentali |
|
Educazione sanitaria e prevenzione
Gli infermieri e le infermiere, sia nei centri dermatologici, sia nelle diverse realtà, restano promotori della salute e del benessere, anche della pelle. Le loro competenze si estendono dalla cura diretta del paziente all'educazione sanitaria.
- Anamnesi ed esame obiettivo: contribuire alla raccolta di un'anamnesi dettagliata sull'esposizione solare (scottature pregresse, esposizione professionale o ricreativa) e alla mappatura delle lesioni cutanee
- Assistenza alle procedure: preparazione del campo, assistenza durante biopsie escissionali o incisionali, terapie fotodinamiche, crioterapia e altre procedure dermatologiche. Gestione del post-procedura (medicazioni, istruzioni al paziente).
- Follow-up e monitoraggio: organizzare i controlli periodici per pazienti con lesioni atipiche o anamnesi di tumori cutanei, educandoli all'auto-esame cutaneo mensile.
- Counseling personalizzato: fornire consigli pratici e personalizzati sull'uso della fotoprotezione in base al fototipo cutaneo, allo stile di vita e all'età del paziente. Spiegare l'importanza dell'esame cutaneo mensile per individuare precocemente eventuali cambiamenti sospetti.
- Promozione della salute: nelle scuole, nelle comunità o nei contesti lavorativi, l'infermiere può condurre campagne di sensibilizzazione sui rischi dell'esposizione solare non protetta, promuovendo comportamenti sicuri fin dall’infanzia.
- Formazione di OSS e altri operatori: condividere le proprie conoscenze con gli OSS e altro personale ausiliario, affinché possano contribuire a diffondere messaggi chiave sulla fotoprotezione, specialmente in contesti assistenziali (es. anziani al sole, pazienti allettati in prossimità di finestre).
La comprensione approfondita dei meccanismi di danno cutaneo indotto dagli UV e l'adozione consapevole di strategie di fotoprotezione sono pilastri fondamentali per la salute della pelle. Il sole, fonte di vita e benessere, può trasformarsi in un agente dannoso se l'esposizione non è gestita con intelligenza e consapevolezza. La pelle, infatti, non dimentica le aggressioni subite, ma con la giusta cura e attenzione, può continuare a essere una barriera efficace e sana per tutta la vita.