West Nile, circolare dal Ministero per rafforzare la sorveglianza

Scritto il 24/07/2025
da Redazione

Con l’estate 2025 entrata nel vivo e i primi casi umani già registrati, il Ministero della Salute ha emanato una nuova circolare, datata 21 luglio, per rafforzare la sorveglianza epidemiologica e le misure di contenimento del virus West Nile (WNV) e del virus Usutu (USUV). L’obiettivo è garantire un presidio tempestivo e capillare del territorio, in linea con quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione delle Arbovirosi (PNA). Il documento, indirizzato a Regioni, Aziende sanitarie, Comuni, Servizi veterinari e ambientali, operatori sanitari e associazioni di settore, aggiorna i flussi operativi già attivi a livello umano, veterinario e ambientale, sottolineando la necessità di un approccio integrato e multiprofessionale.

Diagnosi precoce e attivazione rapida

west nile virus

Emanata circolare ministeriale per rafforzare sorveglianza epidemiologica e misure di contenimento del virus West Nile.

Un passaggio centrale della circolare riguarda il coinvolgimento diretto degli operatori della sanità territoriale. La diagnosi precoce e la pronta attivazione delle misure di contenimento dipendono, infatti, dalla vigilanza clinica e dalla sensibilizzazione di chi opera quotidianamente nei territori.

Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri di comunità, medici di continuità assistenziale, specialisti infettivologi e operatori dei Pronto soccorso sono chiamati a intercettare i casi sospetti, soprattutto durante i mesi estivi.

La circolare richiama l’attenzione sui quadri febbrili aspecifici, che rappresentano spesso la prima manifestazione dell’infezione da West Nile Virus. Le forme cliniche, nella maggior parte dei casi, sono asintomatiche o lievi. Tuttavia, nel meno dell’1% dei pazienti si possono sviluppare complicanze neuroinvasive come encefalite, meningite o paralisi flaccida acuta, con una letalità che può raggiungere il 10%.

La situazione epidemiologica: dieci casi umani e due decessi

Al 20 luglio 2025, in Italia risultano confermati dieci casi umani di infezione da West Nile. Di questi, sette sono stati registrati nel Lazio, nella sola provincia di Latina, mentre i restanti casi si segnalano in Piemonte (Novara), Veneto (Padova) ed Emilia-Romagna (Modena). Due i decessi finora attribuiti al virus.

Sul versante veterinario e ambientale, la sorveglianza ha rilevato la presenza del virus in undici pool di zanzare, sette uccelli appartenenti a specie bersaglio e un cavallo. In Emilia-Romagna, inoltre, sono stati isolati due pool di zanzare positivi al virus Usutu, a conferma di una circolazione attiva. Le regioni coinvolte nella trasmissione del West Nile risultano essere Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Puglia.

Approccio One Health: sinergia tra sanità pubblica e ambiente

Il modello indicato dalla circolare è quello integrato One Health, che prevede il coordinamento tra medicina umana, veterinaria e sanità ambientale. I Servizi veterinari regionali e locali dovranno intensificare la sorveglianza entomologica e ornitologica, utilizzando il sistema nazionale SIMAN (VETINFO) per la notifica tempestiva dei dati.

Tra le misure suggerite, assume particolare rilievo la vaccinazione degli equidi, raccomandata soprattutto per i cavalli che partecipano a manifestazioni, competizioni o eventi in aree a rischio. Sebbene il vaccino sia a carico dei proprietari, la sua efficacia è riconosciuta e il suo impiego può ridurre significativamente la diffusione del virus tra gli animali.

Sicurezza dei donatori e allerta nelle farmacie

La sicurezza trasfusionale e dei trapianti rappresenta un altro punto chiave del documento ministeriale. La segnalazione dei casi sospetti, anche prima della conferma diagnostica, deve avvenire tempestivamente, in raccordo con i Centri nazionali Sangue e Trapianti. L’obiettivo è evitare il rischio di trasmissione del virus attraverso emocomponenti o organi.

Anche le farmacie territoriali sono invitate a contribuire, allertando i cittadini in presenza di sintomi compatibili e indirizzandoli verso una valutazione clinica. Questo approccio di sorveglianza passiva può giocare un ruolo importante nel contenimento dei focolai.

Controllo dei vettori fondamentale per la prevenzione

Nel contrasto alla diffusione del WNV, il controllo dei vettori rimane fondamentale. La circolare richiama l’importanza delle misure individuali (repellenti, zanzariere, abbigliamento protettivo) e della prevenzione ambientale, che passa anche attraverso la gestione delle raccolte d’acqua stagnante in spazi pubblici e privati.

A supporto degli operatori è disponibile un modello previsionale del rischio, consultabile sul portale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, aggiornato settimanalmente con dati georeferenziati. Inoltre, i bollettini di sorveglianza sono pubblicati da ISS e Epicentro, offrendo uno strumento utile per l’analisi delle tendenze regionali.

Il Ministero ricorda anche ai cittadini che, in caso di dubbi o sintomi sospetti, possono rivolgersi al numero verde 1500, attivo su tutto il territorio nazionale.