Alle due vittime una settimana di prognosi ciascuna per i traumi subiti
Aggrediti da un paziente due infermieri all'ospedale Carlo Poma di Mantova.
Era stato visitato dal medico del Pronto soccorso e aveva avuto le prestazioni necessarie all’ospedale “Carlo Poma” di Mantova, per poi essere trattenuto in osservazione per qualche ora.
Complice il caldo e l’impazienza, al momento delle dimissioni un giovane, di origine tunisina, è andato su tutte le furie perché non trovava più le sue ciabatte. E allora si è scagliato violentemente contro i due infermieri che poco prima lo avevano preso in cura, riversando su di loro calci, pugni e tutta la sua furia.
Attivato il pulsante di allarme per le forze dell’ordine
La violenta aggressione è avvenuta lo scorso weekend e si è conclusa con una condanna in poche ore, grazie alle norme più incisive, introdotte lo scorso autunno, per contrastare le aggressioni al personale sanitario e i danneggiamenti alle strutture sanitarie.
Attraverso l’attivazione del pulsante di allarme presente nel Pronto Soccorso, sono state quindi immediatamente allertate le forze dell’ordine: poco dopo è giunta sul posto una gazzella dei Carabinieri del Radiomobile di Mantova.
La condanna a un anno e 8 mesi di reclusione
È stato così tratto in arresto in flagranza di reato un ventenne tunisino. Il giovane è stato quindi trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma, in attesa dell’udienza per direttissima che si è poi celebrata l’indomani mattina al tribunale di Mantova.
Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha condannato l’aggressore – a cui è stato concesso il ricorso al patteggiamento – a un anno e 8 mesi di reclusione, con pena sospesa.
Ferite e traumi per gli infermieri
Gli operatori vittime dell’aggressione sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie per le ferite subite: a loro è stata diagnosticata una prognosi di 7 giorni ciascuno.