Ogni anno si prendono cura di 370 mila neonati e “fanno la differenza”
Sono 9mila gli infermieri di neonatologia in Italia e si prendono cura di circa 370mila neonati ogni anno.
L’apporto degli infermieri italiani nella rete nazionale composta da 400 neonatologie e 118 Terapie intensive neonatali è “insostituibile”. La Società Italiana di Neonatologia Infermieristica (Sin Inf) e la Società Italiana di Neonatologia (Sin) pongono così l’accento sull’importante contributo di questi professionisti che lavorano a fianco dei neonatologi, la cui expertise specifica rappresenta un fiore all’occhiello del sistema sanitario nazionale.
Sono solo il 2% del totale degli infermieri di tutto il Paese ma ricoprono un ruolo centrale
Sono circa 9mila gli infermieri impegnati alla cura e all’assistenza dei neonati, all’interno dell rete che conta oltre 400 neonatologie e 118 Terapie intensive neonatali, di loro 2 mila sono infermieri pediatrici. Numeri che rappresentano solo il 2% del totale degli infermieri italiani, ma di fatto i professionisti rivestono un ruolo centrale per la sanità nazionale.
Sin e Sin Inf, in occasione della Giornata Mondiale dell’infermiere, rivelano infatti i dati preliminari di una recente indagine conoscitiva multicentrica da cui emergono standard di elevata qualità degli infermieri che si prendono cura dei circa 370mila neonati che nascono ogni anno in Italia.
Sin Inf: “Ogni anno 30 mila neonati prematuri in Italia”
Denis Pisano, Presidente della Sin Inf, evidenzia come gli infermieri di tutte le neonatologie italiane siano professionisti formati per prendersi cura, dal loro primo giorno di vita, dei circa 370 mila neonati che vengono al mondo ogni anno nel nostro Paese
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L’attività degli infermieri di neonatologia si rivela ancora più cruciale nel contesto delle nascite premature. In Italia, circa 30mila neonati vengono al mondo prima della 37esima settimana di età gestazionale
– spiega il presidente di Sin Inf – Tra questi, circa 3.000 bambini, pari allo 0,7% del totale dei nati, presentano un peso inferiore ai 1500 grammi, rappresentando una sfida significativa per le équipe di neonatologia
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Questa popolazione neonatale particolarmente fragile necessita di standard di cura elevatissimi, personale medico-infermieristico altamente specializzato e tecnologie all’avanguardia, elementi che si ritrovano nelle unità di Terapia Intensiva Neonatale. Proprio in questi contesti operativi, l’alta competenza degli infermieri fa la differenza
, aggiunge Pisano.
Mortalità infantile tra i tassi più bassi nel mondo: “Risultato dell’alta formazione”
Mi piace ricordare che l’Italia è tra i paesi dell’Unione Europea, e nel mondo, con i più bassi tassi di mortalità neonatale
evidenzia il presidente. Questo deve essere letto anche come il risultato dell’alta formazione degli infermieri che operano non solo nelle terapie intensive ma, in generale, nelle neonatologie italiane. La Sin Inf, in tal senso – conclude – svolge un’azione molto forte nel perfezionamento di queste competenze
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Sin: “Questi professionisti sono un risorsa inestimabile”
Anche la Società Italiana di Neonatologia riconosce il valore inestimabile di questi professionisti: Massimo Agosti, presidente di Sin, esprime così un profondo riconoscimento per il prezioso contributo degli Infermieri di neonatologia
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Sono infatti figure che rappresentano una risorsa inestimabile per il sistema sanitario e per tutte le famiglie – prosegue – offrendo non solo competenze tecniche, ma anche umanità e comprensione. La loro dedizione e professionalità sono, senza dubbio, pilastri fondamentali per il futuro dei nostri bambini
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Il loro impegno quotidiano – conclude il presidente Sin – contribuisce in modo significativo a mantenere l’Italia tra i paesi con i più bassi tassi di mortalità neonatale al mondo, un traguardo di cui andare fieri
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