Contratto Sanità 2022-2024, nona giornata di trattative

Scritto il 22/11/2024
da Redazione

È ripreso nel pomeriggio del 21 novembre il negoziato all’Aran per il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2022-2024. Critici i sindacati, che concordano: la crescita economica prospettata risulta ben al di sotto delle aspettative dei lavoratori e delle esigenze del settore.

Trattativa Aran, Fials: Basta parole, servono fatti

Il tavolo della trattativa Aran-sindacati per il rinnovo del Ccnl personale del comparto Sanità (triennio 2022/2024) del 21 novembre 2024

Nel corso della nona seduta, Fials ha ribadito la necessità di un cambio di passo nelle trattative, sottolineando che il testo presentato è privo delle risposte più volte richieste per i professionisti sanitari.

Per il sindacato è stata l'occasione di rilanciare alcune proposte chiave, a partire dalla revisione dell’istituto delle ferie solidali, previsto dal CCNL 2016/2018 ma mai aggiornato. È ora di estendere questo beneficio, ad esempio, a casi di assistenza per malattia di familiari non coperti dalla legge 104, oltre che per l’inserimento di figli al nido, scuola materna e primaria, si legge in una nota.

Accanto a questa misura, abbiamo proposto l’introduzione dei congedi parentali solidali, per consentire, su base volontaria, la cessione gratuita di giorni di congedo parentale non utilizzati a colleghi in difficoltà - continua la Fials -. A ciò si aggiunge l’idea di una Banca del Tempo Solidale, che raccolga ferie, congedi e riposi compensativi per migliorare la conciliazione vita-lavoro.

Aumenti contrattuali: stop agli appiattimenti salariali

Fials ha poi evidenziato la mancanza di equità nella distribuzione economica proposta. Gli aumenti contrattuali si limitano allo stipendio tabellare di area, senza il maturato fascia e i DEP. Questo approccio penalizza i dipendenti con esperienza e riconoscimenti economici maturati nel tempo, appiattendo il contratto. La Fials a questo proposito ha proposto soluzioni per evitare che i lavoratori senior siano danneggiati.

Orario di lavoro e conciliazione vita-lavoro

Tra le proposte della Fials spicca l’introduzione sperimentale, su base volontaria, di una settimana lavorativa di 4 giorni per le strutture con turni da 12 ore. Questa misura rappresenterebbe un’importante innovazione per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, spiegano dal sindacato.

Prestazioni aggiuntive e ferie

La Fials ha richiesto un adeguamento delle prestazioni aggiuntive a 60 euro per ora. In merito alla gestione delle ferie abbiamo chiesto maggiore chiarezza perché riteniamo necessario che i dinieghi siano formalizzati in forma scritta o digitale, garantendo trasparenza per i lavoratori.

Indennità e tutela del personale sanitario

Sulla proposta di riforma dell’indennità per le particolari unità operative, Fials ha bocciato l’ipotesi, definendola peggiorativa per i lavoratori del Pronto soccorso. Non possiamo accettare misure che ignorano le difficoltà operative e il rischio aggressioni, compromettendo ulteriormente il reclutamento e la permanenza del personale nei reparti di emergenza/urgenza, ha dichiarato il Segretario Generale Giuseppe Carbone.

Per quanto riguarda poi il tanto decantato aumento della indennità di specificità infermieristica e di tutela del malato, per la più corposa quota del 2026, non potrà essere introdotta in questo Contratto, causando così un ulteriore ritardo nell’erogazione di queste risorse ai professionisti. A tale propositivo, abbiamo ritenuto indispensabile chiedere a tutto il tavolo di trovare tutte le soluzioni tecniche per poter consentire di anticipare l’erogazione di queste due indennità già da questa tornata contrattuale.

È impensabile ricostruire un rapporto di fiducia con i lavoratori della sanità se alle parole non seguono fatti concreti. I lavoratori chiedono risposte

Nursing Up: È ora che il contratto valorizzi concretamente i lavoratori

A poche ore dalla manifestazione nazionale che ha portato a Roma migliaia di medici e infermieri, siamo costretti ad “accendere i fari”, ancora una volta, sulle trattative per il rinnovo del Ccnl Sanità 2022-2024 - scrive Nursing Up -. Un contratto che, su queste basi, anziché riconoscere il valore dei professionisti sanitari, si avvia ad apparire quasi come una beffa mascherata da progresso.

Un esempio? Stando alle ipotesi ricevute da parte di Aran, il personale del pronto soccorso verrebbe privato dell'indennità oggi percepita, per l'operatività in particolari UO/Servizi, prevista dall'articolo 61 del vigente Ccnl. Tale indennità era stata una conquista fondamentale per riconoscere il sacrificio di chi opera in servizi particolarmente disagiati, dovrebbe essere quindi negata in futuro, con una riduzione sostanziale del beneficio economico.

Per il. Nursing Up è inaccettabile che proprio i lavoratori di pronto soccorso, già in prima linea contro aggressioni e disagi, vengano esclusi dal riconoscimento che meritano. Per non parlare delle cifre deludenti, proposte per le indennità di specificità infermieristica e di tutela del malato. Parliamo di aumenti risibili – appena 5,22 euro nel 2024, e 12,27 dal 01/2025, per quella di specificità infermieristica, e 2,95 euro nel 2024 e 8,73 dal 01/2025 per l'altra, di tutela del malato.

Il lavoro infermieristico e delle professioni sanitarie viene continuamente sminuito

È evidente - continua la nota - che chi sostiene queste proposte non punta alla crescita, ma al compromesso al ribasso, alimentando rabbia e delusione tra coloro che lavorano con dedizione e professionalità».

Senza interventi seri, per valorizzare economicamente e professionalmente gli infermieri, le ostetriche e le altre professioni sanitarie, il collasso è solo questione di tempo.

Un contratto nazionale deve rappresentare finalmente una vera opportunità di crescita. Per questo - chiosa il sindacato - chiediamo rispetto, trasparenza e riconoscimenti concreti per i sacrifici che i professionisti sanitari fanno ogni giorno.