Carenza personale Ascoli, botta e riposta tra Ast e sindacati

Scritto il 05/11/2024
da Redazione

All'Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli, dove sino a poco più di un anno fa mancavano circa 250 figure professionali, sono stati stabilizzati con un contratto a tempo indeterminato altri 9 infermieri, 4 dei quali erano stati assunti per fronteggiare la pandemia di Covid-19 e cinque avevano chiesto la mobilità. Lo rende noto il segretario del Nursind Ascoli e Fermo, Maurizio Pelosi, facendo sapere che ne sono stati assunti altri 9, con contratto a tempo determinato, che andranno a sostituire 15 infermiere attualmente in maternità. Si apprende che tale personale è stato attinto da una graduatoria interprovinciale del 2023 dalla quale era state assunte altre 21 figure professionali che, dal mese di luglio ad ottobre, hanno permesso la sostituzione delle ferie del personale già in organico.

L'Azienda: non andremo oltre dotazione di organico e tetto di spesa

Sulla immediata stabilizzazione di tutto il personale, sanitario ed amministrativo, nei giorni scorsi alcuni sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Nursing Up, Filas, Ugl salute) hanno diffidato l'Ast ad adempiere agli impegni assunti con gli atti di programmazione del personale in considerazione del fatto che essi sono calibrati, come vuole la normativa, analizzando il fabbisogno di personale al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza sul territorio, si legge nel documento sindacale in cui si chiede anche per gli stessi profili professionali l'implementazione della dotazione organica attraverso l'istituto contrattuale della mobilità esterna.

Alle accuse mosse dalle organizzazioni sindacali i vertici aziendali hanno replicato duramente sottolineando in un comunicato stampa che la direzione non si è mai sottratta al confronto e che gli incontri si sono diradati perchè ritenuti poco proficui a causa di lamentele e rivalità tra i rappresentanti dei lavoratori.

Non andremo oltre la dotazione organica ed il tetto di spesa - hanno ribadito -. Alle diffide dei sindacati rispondiamo che continueremo a rispettare le norme, proseguendo nel fare tutto quanto possibile per tutelare i lavoratori, non alimentare il precariato e per dare ai cittadini il miglior servizio sanitario pubblico possibile, hanno dichiarato facendo notare che le organizzazioni sindacali hanno chiesto di fatto di violare la legge procedendo ad assunzioni oltre la capienza. Il tetto di spesa del personale è fissato per legge e la Regione Marche per il 2024 lo ha già aumentato per questa Ast rispetto al 2023, precisano.

Sebbene sia evidente una notevole riduzione del precariato nella sanità picena, tutto ciò non è sufficiente, denuncia ancora Pelosi, non pienamente soddisfatto del risultato, dopo il botta e risposta con la dirigenza dell'Ast Ascoli.

Il problema è il Piano di fabbisogno del personale, non soltanto infermieristico, fa notare sollevando altresì la questione degli operatori socio sanitari. Secondo il rappresentante sindacale, nel Piano che stabilisce la pianta organica dell'Ast risulterebbero circa 20 Oss che hanno sì questa qualifica ma che sono stati esonerati dalla specifica attività del proprio profilo ed adibiti ad altre mansioni, togliendo così risorse fondamentali ai reparti.

Il risultato è che la pianta organica degli Oss è satura sulla carta mentre invece nella realtà è carente di 20 persone, spiega Pelosi aggiungendo che se l'amministrazione non provvede a cambiare il loro profilo non è possibile procedere alla loro sotituzione. Essi di fatto fanno un altro lavoro e, nel contempo, bloccano nuove assunzioni.

Spiega che per coprire questa carenza gli altri operatori sono costretti, come "oss trottola", a passare da un reparto all'altro nello stesso turno di lavoro. Questa situazione aumenta la pressione sul personale operativo e compromette la qualità dell'assistenza al paziente, continua Pelosi.

Sulla questione è intervenuto anche il sindacato Usb, il cui segretario territoriale, Mauro Giuliani sostiene le posizioni assunte dal Nursind. Chiediamo all'Ast di procedere con urgenza alle assunzioni dalla graduatoria degli Oss a tempo indeterminato, pubblicata lo scorso 31 ottobre, e da quella di mobilità scaduta il 20 maggio 2024 - sollecitano -. È necessario integrare il personale in tempi rapidi, concludono.

Sin dal nostro insediamento, oltre 15 mesi fa quando la situazione del precariato era fuori da ogni parametro di legge, continua la direzione dell'Ast di Ascoli Piceno. Siamo intervenuti in maniera importante sulla lotta al precariato procedendo alla formulazione delle graduatorie, all'effettiva stabilizzazione del personale avente diritto così come previste dal Piano assunzioni. Abbiamo assunto a tempo indeterminato dalle graduatorie di concorso, effettuato procedure che non venivano espletate dal 2018, ridotto il ricorso ai tempi determinati limitandoli alle sole condizioni previste per legge quali le sostituzioni delle lunghe malattie o delle assenze per gravidanze/puerperio, per piano ferie estive e per poche altre situazioni, conclude la nota della dirigenza puntualizzando infine sul ricorso ad infermieri interinali, altro punto lamentato dai sindacati: Si è trattato di una soluzione estemporanea per necessità sopraggiunte, impreviste ed imprevedibili, legate al periodo estivo, e non a carenze strutturali.