Roma, negli ospedali scatta il rebus ferie. Nursind: assistenza a rischio
La denuncia arriva dal Nursind, il sindacato degli infermieri: il problema riguarda il Policlinico Tor Vergata e il Policlinico Umberto I, il san Camillo, l'Asl Roma 3, l'Asl Roma 2, l'Asl Roma 6, l'Asl di Castelli e al San Giovanni Addolorata.
L'organizzazione sindacale segnala che al Policlinico Tor Vergata, dove la carenza di personale infermieristico è aggravata dall'indisponibilità di graduatorie utili in tutta la Regione, si stanno ingaggiando infermieri per tre mesi, tramite agenzie interinali, a 25,55 euro all'ora, di cui 1,65 euro di margine all'agenzia di reclutamento.
Al san Camillo anche questa estate si rilevano difficoltà per il personale di avere una turnazione regolare. Evidentemente i 120 colleghi assunti a tempo determinato non sono sufficienti a colmare assenze a vario titolo
, denuncia il segretario aziendale del Nursind, Raffaele Piccari, sottolineando come continuare ad aprire unità operative “spot” scoprendo però altre unità operative già cronicamente a corto di personale non fa che peggiorare la situazione.
Si registrano gravi criticità anche all'Asl Roma 3. Vi mancano soprattutto figure di supporto all'assistenza, come ausiliari ed operatori sociosanitari. Si è deciso di ricorrere all'utilizzo di operatori esterni per la fornitura di personale a Radiologia e a Cardiologia dell'ospedale Grassi di Ostia
, fa sapere il sindacalista.
Nell'Asl Roma 2, dove la necessità è garantire il perseguimento delle finalità istituzionali
, l'azienda ha indetto una gara, con una base di due milioni e duecentomila euro, per affidare il servizio di somministrazione del personale amministrativo ad un'agenzia interinale. Risulta in difficoltà anche l'Asl 6 dove non è stato possibile giungere alla copertura dei posti vacanti e al ripristino degli organici medici, nonostante i concorsi banditi ed espletati nei mesi scorsi.
L'Asl di Castelli, dove si stanno registrando cessazioni a vario titolo di medici non preventivate, ha fatto sapere che potrebbe profilarsi il rischio concreto di dover arrivare a ridurre l'offerta del servizio sanitario, qualora non si reclutassero nuove unità mediche
.
Il sindacato ha reso noto che per evitare nuove esternalizzazioni, come avvenuto per i pediatri ingaggiati tramite una cooperativa, l'azienda ha deciso, per coprire i turni mancanti, di lanciare una manifestazione di interesse per l'assunzione a tempo determinato, rivolta anche a medici neolaureati e ai medici iscritti al penultimo ed ultimo anno della scuola di specializzazione.
Ci sono oggettive difficoltà di erogare i servizi sanitari anche al policlinico Umberto I, dove le maggiori criticità si registrano presso il Punto Nascita. Per risolverle l'azienda ha siglato una convenzione con l'Asl Roma 3 per il prestito di ginecologi. All'ospedale San Giovanni Addolorata sono invece state attivate prestazioni aggiuntive per sopperire alla grave carenza di medici nei reparti di Anestesia e Rianimazione, Chirurgia Generale, Chirurgia di Urgenza e Chirurgia Oncologica.