Bodycam a infermieri e medici delle ambulanze in Lombardia

Scritto il 08/05/2024
da Redazione

Medici ed infermieri del 118 lombardo avranno in dotazione le bodycam, piccole videocamere portatili, indossabili su base volontaria, come quelle già in uso nelle forze di polizia. Lo ha stabilito la Regione Lombardia che, allo scopo di garantire la tutela dell'incolumità dei propri professionisti del soccorso, intende investire sulla sicurezza dei dipendenti delle varie aziende del sistema sanitario regionale attraverso un diffuso investimento in tecnologia così da supportarli e difenderli dal rischio di aggressione.

Lombardia: entro l'estate 850 bodycam per operatori emergenza sanitaria

bodycam

Medici e infermieri del 118 lombardo verranno dotati di bodycam su base volontaria.

I risultati della sperimentazione già condotta altrove evidenziano infatti che tali dispositivi, consentendo di riprendere quello che accade davanti all'operatore che le indossa, rappresentano un deterrente contro l'aggressività dell'utenza, garantiscono l'ambiente di lavoro extraospedaliero nonché riducono i costi indiretti degli episodi di violenza.

Una volta indossata, la bodycam rimane sempre accesa ma viene attivata dal lavoratore per la registrazione di audio e video in caso di minaccia, aggressione o comportamenti violenti.

Riconoscendo che la sicurezza in ambito sanitario è essenziale per preservare il benessere dei professionisti e degli assistiti, anche la Lombardia aderisce pertanto al progetto sperimentale già adottato dall'Asl di Salerno, in Campania, lo scorso febbraio, come risposta per la gestione sicura di situazioni critiche per la prevenzione di potenziali incidenti.

Questa iniziativa va nella direzione di garantire la massima sicurezza ai nostri operatori sanitari, soprattutto quelli in prima linea, ha dichiarato Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare ricordando come la Lombardia sia assolutamente all'avanguardia nella tempestività e nel coordinamento dei soccorsi. Vuole esserlo anche in tema di sicurezza, implementando un progetto di questo tipo, tra le prime Regioni in Italia, ha sottolineato.

Il progetto, che è stato finanziato con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, prevede l'acquisto di 850 dispositivi che saranno distribuiti in tutta la regione entro l'estate. Saranno installati, oltre che sulle divise dei sanitari, anche sui mezzi di soccorso avanzato, sulle automediche, sull'elisoccorso e sulle ambulanze degli enti del terzo settore in convenzione per il 118 che svolgono soccorso di base.

Le prime bodycam sono state distribuite lo scorso 2 maggio agli operatori sanitari, già formati sul loro utilizzo, in servizio sui mezzi di soccorso a Monza, Bergamo e in Brianza. L'AREU, l'Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza, è in attesa di sottoscrivere gli accordi sindacali in materia di controlli a distanza da parte delle ASST/IRCCS e degli Enti del Terzo Settore.

Ha espresso grande soddisfazione per il progetto anche l'assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa, secondo il quale l'ospedale deve essere un luogo di cura sicuro e protetto sia per i pazienti che per gli operatori sanitari: La sicurezza deve essere una priorità per tutti i cittadini e in modo particolare per gli operatori sanitari che negli ultimi anni sono sempre più vittime di aggressioni.