Le cause dell’insorgenza del processo sarcopenico sono multifattoriali
Tra le cause dell’insorgenza di sarcopenia troviamo: il progressivo aumento dell’inattività fisica, l’aumento del tessuto adiposo intramuscolare, sottocutaneo e viscerale, l’alterazione del metabolismo proteico muscolare, la ridotta capacità di sintesi delle proteine muscolari, oltre che uno stato di infiammazione cronica.
Il trattamento della sarcopenia deve essere multifattoriale e comprendere specifici programmi di esercizio fisico, un adeguato apporto nutrizionale e proteico, la correzione di eventuali deficit ormonali e l’ottimizzazione della terapia per ciascuna malattia cronica associata.
Attraverso un adeguato supporto nutrizionale che riesca ad assicurare il giusto intake energetico e un bilanciato apporto di proteine, associato a un adeguato esercizio, si potrà garantire un positivo mantenimento dell’efficienza delle funzioni cognitive e fisiche, presupposti essenziali affinché possa essere assicurato all’anziano il massimo dell’autonomia per un’ottima aspettativa di vita.
L’infermiere, essendo in stretto e continuo contatto con i pazienti, assume un ruolo fondamentale nell’identificare e prevenire le cause di malnutrizione, ma anche nell’indagare i problemi connessi alla stessa, verificando quali sono i fattori causali di malnutrizione più frequenti nei pazienti anziani ospedalizzati, evidenziando le modalità assistenziali più adeguate per evitare un peggioramento dello stato nutrizionale.
Pianifica, gestisce e valuta l’evoluzione continua della situazione monitorando continuamente i parametri vitali, lo stato della cute, lo stato di coscienza ed orientamento spazio-temporale del paziente, valuta le urine e le feci (lavorando con supporto attivo degli OSS) segnalando tempestivamente eventuali anomalie che possono essere un allert di mal assorbimento e mal nutrizione.
Secondo l’Art.1 comma 3 del Profilo Professionale Infermieristico, l’infermiere partecipa all’individuazione dei bisogni di salute della persona e della collettività, identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi [...]
I bisogni della persona sono stati individuati da Abrahm Maslow nel suo libro Motivation and Personality del 1954: egli suddivise i bisogni in una scala di cinque livelli internazionalmente conosciuta come “Scala dei bisogni di Maslow”. L’alimentazione, secondo Maslow, è uno dei bisogni fisiologici situati alla base della piramide perché bisogno fondamentale e necessario alla sopravvivenza dell’individuo.
L’infermiere è responsabile della pianificazione, gestione e valutazione dell’intervento assistenziale infermieristico riguardo al bisogno nutrizionale del paziente. Nella pratica clinica agisce sia individualmente che in collaborazione con altre figure sanitarie (Medici, Dietologi e Dietisti e Operatori Socio Sanitari, Fisioterapisti). Collabora attivamente anche durante la seduta di riabilitazione e fisioterapia, gestendo eventuali dispositivi strumentali ed accessi venosi connessi al paziente e pianificando la gestione del dolore pre e post seduta, in collaborazione con il Medico. Pratica attività di sorveglianza attiva per tutta la durata di degenza del paziente, anche se in regime di Day hospital.
Articolo a cura di:
- Cerulli R.| Infermiere Rianimazione Urbino
- Casadio C | Direttore Sanitario Casa di Riposo Villa Serena Ravenna
- Sfogliaferri F | Dirigente Medico Anestesia e Rianimazione Faenza, Professore a contratto Università degli Studi di Bologna