Salute mentale, emergenza globale: 1 persona su 7 convive con un disturbo

Scritto il 07/10/2025
da Redazione

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, l’Oms richiama governi e sistemi sanitari a colmare il divario di accesso alle cure. Nel mondo oltre 1,1 miliardi di persone vivono con un disturbo mentale, ma la maggior parte non riceve assistenza.

La salute mentale come priorità mondiale

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Il 10 ottobre 2025 si terrà la Giornata mondiale della salute mentale

Il 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della salute mentale, dedicata quest’anno al tema dell’accesso equo alle cure e alla prevenzione precoce.


Secondo il nuovo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), quasi una persona su sette nel mondo, oltre 1,1 miliardi di individui, convive con un disturbo mentale.
Depressione, ansia e disturbi da stress post-traumatico restano le diagnosi più diffuse, ma cresce anche la prevalenza di disturbi bipolari, psicotici e comportamentali.

L’Oms avverte: I disturbi mentali non sono un fenomeno marginale ma una priorità di salute pubblica. Eppure, nella maggior parte dei Paesi, le persone non ricevono il supporto necessario o sono vittime di stigma e discriminazione.

Giovani e salute mentale

Particolarmente preoccupante è la diffusione dei disturbi mentali tra bambini e adolescenti.
Le difficoltà relazionali, l’esposizione ai social media e l’aumento delle situazioni di disagio familiare hanno contribuito a un incremento di ansia, depressione e disturbi alimentari nelle fasce più giovani.


Nel 2021, secondo l’Oms, quasi 3,4 milioni di bambini e adolescenti hanno sofferto di disturbi alimentari come anoressia e bulimia, con un rischio crescente di suicidio o abuso di sostanze.

L’organizzazione invita i governi a potenziare i servizi di psicologia scolastica, counselling familiare e prevenzione nelle scuole, sottolineando che l’età adolescenziale rappresenta una finestra critica per la costruzione del benessere psichico.

La dimensione infermieristica

Gli infermieri, in particolare quelli della salute mentale e psichiatria di comunità, hanno un ruolo chiave nel colmare il divario tra bisogno e accesso.


Il report Oms sottolinea l’importanza del lavoro multidisciplinare e dei servizi territoriali di prossimità: dalla gestione delle crisi al sostegno domiciliare, fino alla prevenzione nelle scuole e nei luoghi di lavoro.

L’infermiere di salute mentale è spesso il primo contatto per le persone che vivono una condizione di disagio, e può favorire l’aderenza ai percorsi di cura, la riduzione dello stigma e la continuità assistenziale.