Il contesto
Approvata la mozione per le nuove magistrali cliniche nel Lazio
La scarsità di infermieri in Italia è da tempo un tema critico. Secondo i dati Ocse, il nostro Paese resta nelle ultime posizioni in Europa per numero di professionisti ogni mille abitanti, per livello retributivo e per laureati in Scienze infermieristiche.
Nel Lazio, la Fnopi stima una mancanza di quasi 7mila unità, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’assistenza e sui carichi di lavoro del personale in servizio.
La mozione approvata
In questo scenario si inserisce la mozione n. 268 del 14 maggio 2025, presentata dal consigliere regionale Luciano Crea e approvata dal Consiglio del Lazio. Il testo impegna la Giunta ad attivarsi con il Governo e con il Ministero dell’Università affinché si proceda all’istituzione di tre lauree specialistiche, già annunciate dal ministro della Salute Orazio Schillaci:
- Cure primarie e sanità pubblica
- Cure pediatriche e neonatali
- Cure intensive e in emergenza
L’obiettivo è duplice: aumentare l’attrattività della professione e dotare il Servizio sanitario regionale di competenze più avanzate in settori chiave.
Il valore formativo e professionale
La mozione chiede inoltre di avviare rapidamente la definizione degli ordinamenti didattici, in collaborazione con gli atenei, e di promuovere campagne informative rivolte agli studenti e ai futuri iscritti ai corsi. L’intento è orientare le nuove generazioni verso percorsi di carriera più articolati, capaci di offrire sbocchi professionali qualificanti e riconosciuti.
Investire sulla formazione è il modo più concreto per rendere la professione infermieristica più attrattiva e rafforzare la motivazione dei giovani ha sottolineato Crea durante la presentazione dell’atto.
La posizione dell’Ordine
Positiva la reazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, che ha definito l’approvazione della mozione “un segnale importante in una fase di profonda trasformazione della professione”. Per l’Opi, è fondamentale che le istituzioni locali sostengano l’evoluzione dei saperi e delle competenze, collegandosi all’azione nazionale della Federazione.
Uno sguardo al futuro
L’atto approvato non ha valore immediatamente operativo, ma rappresenta una presa di posizione politica chiara: il Lazio chiede con forza che il tema delle lauree specialistiche infermieristiche diventi una priorità nazionale. In un Paese che continua a registrare un fabbisogno inevaso di oltre 70mila professionisti, l’avvio di percorsi formativi più avanzati potrebbe essere uno strumento decisivo per rafforzare il Ssn e renderlo più vicino ai bisogni della popolazione.