Uomo con crisi epilettica in atto
La crisi epilettica è la manifestazione acuta della patologia neurologica definita epilessia. Epilessia, dal greco, significa "sono preso, sono colpito da qualcosa".
Il cervello può essere considerato come un complesso elaboratore che riceve e rinvia messaggi di natura fondamentalmente elettrica. Affinché la gestione e l'elaborazione degli impulsi elettrici venga operata correttamente, occorre che questi circolino in modo ordinato.
Durante una crisi epilettica la normale circuitazione elettrica subisce, invece, una momentanea alterazione, un po’ come se si producessero dei brevi cortocircuiti cerebrali; di conseguenza, la funzione di controllo normalmente esercitata dal cervello, risulta temporaneamente sospesa o compromessa.
Esistono due tipi di convulsioni epilettiche:
Le convulsioni generalizzate si distinguono, a seconda della gravità, in:
Le crisi di piccolo male si verificano principalmente nei bambini. Si concretizzano in improvvisi e completi distacchi dalla realtà da parte del soggetto, che rimane per alcuni minuti totalmente assente, in uno stato simile al sogno per 10-60 secondi e non si riesce a svegliarlo fino a quando non recupera spontaneamente.
Non necessitano di particolari interventi di soccorso, se non di un vigile controllo durante la crisi ed un sostegno psicologico al suo termine.
Le crisi di grande male si verificano attraverso 4 fasi principali:
Mai somministrare farmaci per bocca durante la crisi: si rischia di fare soffocare il paziente, che non è assolutamente in grado di esercitare alcun controllo della deglutizione. Generalmente la crisi evolve dopo un periodo di tempo variabile, in relazione al tipo di Male accusato dal soggetto.
Al risveglio il paziente sarà confuso e prostrato. Prima di farlo bere, visto che è probabile che chieda dell’acqua per via dell’immane sforzo effettuato, accertarsi che sia sveglio al punto da riuscire a deglutire senza problemi, altrimenti aspettare che si svegli del tutto.
Ben diverso è il caso in cui si instaura lo stato di male epilettico. Capita abbastanza di rado che numerose crisi si susseguano una dopo l'altra, senza interruzioni. Tale condizione pone in serio pericolo il malato, che rischia di riportare dei danni cerebrali.
Pertanto, se dopo le prime due o tre crisi la sequenza non si arresta, o qualora si noti che queste si susseguono senza intervallo, occorrerà assistere il paziente e richiedere il soccorso urgente a mezzo ambulanza.
L'epilessia è una malattia controllabile, il soggetto che ne è colpito deve prenderne coscienza e fare di tutto per vivere una vita normale. È conservata la possibilità di fare sport (fatta eccezione per quelli più faticosi ed estremi, come per esempio le immersioni subacquee.
È raccomandato seguire delle semplici accortezze nell’alimentazione, che deve essere bilanciata e leggera ed evitare assolutamente di bere alcolici.
Si pensi che a soffrire di epilessia - solo per citare alcuni nomi famosi - sono stati Alessandro Magno, Giulio Cesare, Napoleone, Giovanna D’Arco, Flaubert, Van Gogh, Dostoevskij e Paganini.
Un aumentato interesse psichiatrico ha condotto a studi sul comportamento delle persone con epilessia, mettendo in luce come le condizioni sociali fossero in gran parte responsabili della “condizione epilettica”: i malati venivano infatti evitati e isolati in ogni ambito sociale.
L'epilessia non è pericolosa per chi vive accanto a chi ne soffre, ma può spaventare chi non conosce questa sindrome. È dunque la paura, basata sulla disinformazione circa la malattia, la causa primaria di discriminazione e non la patologia stessa.