Evoluzione delle linee guida AHA sul BLSD: vent’anni di cambiamenti

Scritto il 31/10/2025
da Alessio Mazzotta

Le linee guida dell’American Heart Association (AHA) sul Basic Life Support and Defibrillation (BLSD) hanno subito profonde trasformazioni dal 2000 a oggi. Dalla sequenza di intervento al rapporto compressioni/ventilazioni, ogni revisione ha avuto un obiettivo chiaro: migliorare la sopravvivenza dopo arresto cardiaco e rendere la RCP sempre più efficace, misurabile e inclusiva. Per gli infermieri, restare aggiornati significa garantire qualità e tempestività nelle manovre salvavita.

La svolta del modello C-A-B

blsd linee guida

Le linee guida dell'AHA sul BLSD hanno subito profonde trasformazioni dal 2000 ad oggi.

Nel 2000, il BLSD seguiva ancora la sequenza A-B-C (Airway, Breathing, Circulation), con enfasi sull’apertura delle vie aeree e sulla ventilazione. Il rapporto compressioni/ventilazioni era 15:2, mentre la defibrillazione precoce veniva già riconosciuta come misura salvavita.

Una prima, significativa revisione arriva nel 2005: il rapporto diventa 30:2, valorizzando le compressioni toraciche e riducendo le interruzioni.

È in questo contesto che nasce la Catena della Sopravvivenza, concetto cardine che sintetizza le fasi essenziali del soccorso in arresto cardiaco: dal riconoscimento precoce alla rianimazione e defibrillazione tempestive.

Il 2010 segna la vera svolta: la sequenza viene invertita in C-A-B (Circulation, Airway, Breathing). Le compressioni diventano il punto di partenza, con frequenza ≥100/min e profondità ≥5 cm nell’adulto, rafforzando l’importanza di iniziare subito la RCP per garantire un flusso sanguigno minimo agli organi vitali.

Precisione, qualità e misurabilità

La revisione del 2015 non introduce modifiche radicali, ma consolida un approccio sempre più scientifico e standardizzato.


I parametri chiave diventano:

  • Frequenza: 100–120/min
  • Profondità: 5–6 cm nell’adulto
  • Rapporto: 30:2

L’innovazione più rilevante riguarda la misurabilità della qualità delle manovre, grazie all’introduzione di dispositivi di feedback in tempo reale capaci di segnalare compressioni troppo lente, superficiali o incomplete.


Cresce, inoltre, l’importanza della dispatcher-assisted CPR, ossia l’assistenza telefonica fornita dagli operatori delle centrali di emergenza per guidare i soccorritori laici passo dopo passo.

Aggiornamenti continui e scenari speciali

Negli ultimi due anni, l’AHA ha adottato un modello di aggiornamento continuo, capace di recepire nuove evidenze senza attendere il consueto ciclo quinquennale.


Le novità più recenti riguardano:

  • Scenari speciali, come annegamento, ipotermia, gravidanza
  • Adattamenti contestuali, con protocolli più flessibili in base all’ambiente e alle risorse disponibili
  • Formazione avanzata per gli operatori sanitari, incentrata su qualità delle compressioni e uso della tecnologia

Punti chiave del BLSD attuale

ParametroIndicazionbe
Frequenza compressioni100–120/min
Profondità5–6 cm nell’adulto
Rapporto compressioni/ventilazioni30:2 nei soccorritori addestrati
Hands-only CPRRaccomandata per i non addestrati
Defibrillazione precoceIntervento prioritario
InterruzioniDa minimizzare
Tecnologie di supportoTelefono in vivavoce, app, feedback devices

Implicazioni per la pratica infermieristica

Per gli infermieri, le evoluzioni delle linee guida AHA non rappresentano semplici aggiornamenti tecnici, ma strumenti operativi essenziali per garantire efficacia e sicurezza.


La formazione continua, la simulazione realistica e l’integrazione di dispositivi di feedback sono oggi parte integrante del percorso di aggiornamento professionale.


Essere pronti a intervenire con competenza significa non solo salvare vite, ma anche promuovere una cultura della rianimazione basata su evidenze, qualità e tecnologia.

Uno sguardo al futuro

Il prossimo aggiornamento ufficiale, atteso tra 2025 e 2026, potrebbe introdurre ulteriori perfezionamenti sulla qualità delle compressioni, l’uso dell’intelligenza artificiale e la personalizzazione della rianimazione in base al contesto e al profilo del paziente.
In un panorama in continua evoluzione, la sfida per gli infermieri sarà restare protagonisti del cambiamento, traducendo le evidenze in pratica clinica e formazione.