Lecce, gli studenti d'infermieristica fondano il gruppo Fratres
Il gruppo, dedicato ad un giovane quindicenne morto nel 2006 a causa di una leucemia fulminante, sarà interamente gestito dagli studenti. La Fratres è un’associazione di volontariato che, credendo nell'importanza della donazione come gesto di solidarietà, si impegna a garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne necessitano.
Il gruppo sarà in grado di garantire donazioni periodiche grazie al contributo volontario degli studenti, progettare attività di sensibilizzazione per le scuole superiori della provincia di Lecce, realizzare attività di piazza per i giovani universitari e, soprattutto, coinvolgerà nelle donazioni tutto il personale del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
Sin dall’origine l’uomo, essendo un animale sociale, ha avuto la necessità, per sopravvivere, di ad-sistere (prendersi cura, farsi carico) i membri del suo gruppo - ad affermarlo èSilvia Giaffreda, studentessa del III anno - e col passare dei secoli questa necessità è mutata in libera scelta basata sul principio di solidarietà e l’assistenza, da cui poi ha origine l’assistenza infermieristica, è la concretizzazione culturale e reale della solidarietà. Ancora oggi, in un mondo consumistico ed utilitaristico come il nostro, il principio di solidarietà riveste, per gli infermieri, un ruolo fondamentale in quanto farsi promotori della solidarietà e della cultura del dono significa essere sostenitori della vita.
Anche nel Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche si mette in evidenza tale principio, in particolare l’Art. 26 sottolinea l’importanza della donazione del sangue, degli organi e dei tessuti: l’infermiere, come professionista, deve favorire la donazione, educare e sostenere le persone coinvolte nel donare e nel ricevere.
Oggi il sangue è indispensabile nei servizi di emergenza/urgenza, negli interventi chirurgici, nella cura di alcune malattie oncologiche ed ematologiche e in varie forme di anemia, immunodeficienza ed emofilia.
Solo nel mese di aprile 2021 - spiga Clara Nunziato, studentessa del I anno - in Italia sono state utilizzate circa 193mila sacche di sangue. Il sangue è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente, pertanto, donare sangue può davvero salvare una vita.
Vorremmo che tutti i nostri pazienti avessero sempre il sangue di cui necessitano
- aggiunge Benedetta de Pascalis, studentessa al II anno.
L’esperienza innovativa degli studenti d’infermieristica di Lecce può diventare un esempio per tutti i Corsi di Laurea nell’area sanitaria, stimolando ed educando i giovani alla cultura della donazione.
Donare è un atto gratuito e volontario che, come sostiene Matteo Errico - studente del III anno - permette di far tornare a vivere qualcuno con tutta la sua forza, e un po’ della nostra.