È il turno degli studenti, un format gestito da universitari per dare spazio a curiosità e voglia di condivisione. Interviste, esperienze a confronto, approfondimenti sul mondo dell’Infermieristica e non solo. Un nuovo appuntamento fisso in diretta con Nurse24.it, una fabbrica delle idee per costruire un vero entusiasmo professionale, insieme.
I protagonisti e i temi del format live
Ripensarsi, discutere, confrontarsi, lavorare e sperimentare. Tutto per dare un contributo concreto all'Infermieristica, che spesso fatica ad abbandonare vecchi pensieri e posizioni stagionate. Questo è solo un assaggio di quel vento fresco che soffia dagli infermieri di domani dai quali abbiamo sempre da imparare qualcosa.
E proprio dall'idea di tre studenti di Infermieristica, dalla loro volontà di iniziare fin da subito a fare la differenza, nasce "È il turno degli studenti", un ciclo di interviste, approfondimenti e riflessioni a totale conduzione studentesca.
Il Codice Deontologico definisce l’infermiere come il professionista consapevole: consapevole della propria identità, della propria storia, della propria disciplina. Tutto questo può essere possibile solo se, già da studenti, impariamo a conoscere il mondo del nursing e a muoverci al suo interno.
Federico Cucci, Luca La Rocca e Mattia Romani - con il supporto della Redazione di Nurse24.it - saranno in diretta con appuntamenti fissi per affrontare temi fondanti la professione e per sviscerare argomenti sui quali l'Università non sempre si sofferma a sufficienza.
(Margaret Lee Runbeck)
Si parlerà di libera professione, di modi "altri" di fare ed essere infermieri, di ricerca, di Ordini professionali e di esperienze di infermieri italiani all'estero. Il tutto senza dimenticare i disagi e le difficoltà che la pandemia da Covid-19 sta arrecando ai percorsi di tirocinio, tappe imprescindibili per il processo di apprendimento e per il consolidamento delle conoscenze dei futuri infermieri.
Da questo progetto mi aspetto che esca fuori il lato umano della professione e dei professionisti, ciò che non si impara da un libro o da una lezione di teoria e che, quindi, non si può apprendere se non dalle esperienze personali. Mi piacerebbe che risaltassero le "non technical skills", quelle legate alla parte psicologica, emotiva e di problem solving.
La complessità delle situazioni con le quali ci confrontiamo oggi richiede un approccio di gruppo. Lavorare insieme, ragionare insieme, aiuta a prendere la decisione più saggia. Questo gli studenti lo hanno già capito. Da qui l'idea di mettersi in gioco per aprire al dialogo - anche interprofessionale - e al confronto tra realtà molto diverse tra loro che possano arricchirsi vicendevolmente.
Con questo progetto spero di far capire ai ragazzi che non dobbiamo rimanere chiusi nella nostra comfort zone e che bisogna osare e provare, senza pensare troppo al giudizio degli altri. Inoltre spero di trasmettere un certo spirito di iniziativa che possa essere utilizzato per far cambiare passo all'infermieristica, spesso abbarbicata a vecchi pensieri e idee.
Insomma: da una parte, un modo per gli studenti di "fare rete" e, dall'altro, di poter iniziare a confrontarsi anche con personaggi dell'infermieristica che possano dar loro testimonianze più concrete della vita professionale.