in un luogo fatto di borghi incastonati tra le montagne. E ancora: riconoscere e sperimentare il valore della relazione e della comunicazione come strumento di condivisione. È quanto hanno vissuto due studentesse che hanno preso parte al progetto “
”, ideato dal Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea (Università di Torino).
Esperienza di tirocinio in Valchiusella con gli occhi di due studentesse Fondo, frazione di Traversella in Valchiusella (TO).
Spesso dal punto di vista dello studente il tirocinio territoriale è sottovalutato; di fatto si tende a pensare che l’erogazione di servizi volti alla salute sia di competenza prettamente ospedaliera, tralasciando l’importanza che le cure sul territorio assumono riguardo all’identificazione e al trattamento dei bisogni di salute dei cittadini.
Esse, al contrario, sono fondamentali per garantire una salute accessibile a tutti, abbattendo le barriere e creando un legame empatico tra operatori sanitari e persone assistite .
La Valchiusella – che comprende 8 comuni al di sopra di Ivrea, al confine con la Valle d’Aosta – è stata il palcoscenico del nostro ultimo tirocinio di Infermieristica , che si è rivelato molto più di un semplice tirocinio: è stata un’esperienza intensa e coinvolgente che ci ha permesso di comprendere l’importanza dell’infermiere di famiglia e comunità (IFeC) in questa realtà territoriale.
Il progetto “La Vàl ” al quale abbiamo preso parte è stato ideato dal Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea dell’Università di Torino. Si tratta di un’esperienza pilota avviata nel 2021 con l’obiettivo di vivere appieno il contesto territoriale, dormendo nel cuore stesso della comunità, per acquisire consapevolezza delle caratteristiche di vita presenti in una realtà di area interna e delle relative ripercussioni sulla salute dei singoli, delle famiglie e della comunità.
La popolazione è composta da circa cinquemila abitanti e ciò crea un ambiente familiare e accogliente, nel quale si sono instaurati legami significativi tra gli abitanti. Durante i nostri ventuno giorni di tirocinio abbiamo notato come la relazione e la conoscenza del territorio e delle reti sociali sia fondamentale per fornire un'assistenza a 360 gradi e centrata sulla persona, proprio come la professione infermieristica richiede.
Questa esperienza ci ha permesso di entrare in sintonia con gli abitanti e di cogliere la vera essenza di questo territorio e delle sfide che affronta: dall’invecchiamento della popolazione, all’isolamento e alla solitudine che lo caratterizzano.
Gli IFeC che operano in questo contesto sono veri e propri punti di riferimento per la popolazione, un pilastro di supporto e assistenza per le famiglie e le persone assistite. Abbiamo seguito alcuni di loro nelle visite domiciliari e apprezzato la loro empatia e la capacità di instaurare un rapporto di fiducia con i pazienti.
Questo è fondamentale per fornire un'assistenza centrata sulla persona, considerando non solo le patologie, ma anche le loro esigenze, individuando i bisogni di salute essenziali.
Inoltre, gli IFeC sono una preziosa fonte di informazione per i cittadini riguardo a programmi di prevenzione, servizi sanitari e attività volte alla promozione della salute come la palestra della memoria, frequentata da persone anziane a rischio di decadimento cognitivo. Durante questa attività vengono svolti esercizi e giochi per allenare la memoria e promuovere la relazione tra di loro.
Nel corso del tirocinio abbiamo conosciuto persone che rivestono un ruolo importante per la comunità: alcune di esse fanno parte di associazioni dedicate al territorio della Valchiusella come le SOMS (Società Operaia di Mutuo Soccorso) e le Proloco che dedicano il loro tempo alla progettazione di attività volte al coinvolgimento dei cittadini.
La nostra partecipazione a questi incontri ci ha permesso di riconoscere e sperimentare il valore della relazione e della comunicazione come strumento di condivisione, anche alla luce del fatto che lo studente infermiere che si sta formando in questi anni sarà un professionista che nei prossimi decenni opererà non soltanto all’interno di strutture sanitarie deputate alla cura, ma anche nei luoghi di vita delle persone, come promotore di salute e attivatore di quelle reti sociali e risorse informali in grado di supportare gli individui e le loro famiglie.
In conclusione, la nostra esperienza come studentesse di Infermieristica nella Valchiusella ci ha permesso di comprendere appieno l'importanza e il valore del lavoro svolto dagli infermieri nella realtà territoriale e la loro costante presa in carico della persona con tutte le sue fragilità, garantendo la continuità delle cure.
Siamo grate per l'opportunità di essere state testimoni di questa esperienza straordinaria e siamo più convinte che mai della nostra scelta di intraprendere la professione Infermieristica, anche e soprattutto arricchita da questa visione sociale e volta alla promozione del benessere della comunità.
Articolo di Sara Naretto e Valeria Tatoli | Studentesse del Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea (Università di Torino)