La fuga degli infermieri? A Torino la si combatte nei “reparti integrati”
Scritto il 10/04/2025
da Redazione
Alla Città della salute e della scienza apriranno divisioni dedicate alla preparazione degli studenti del corso di Laurea in Infermieristica, ma anche integrati con l'attività degli ospedali, dove i futuri operatori sanitari avranno l’opportunità di formarsi facendo esperienza sul campo, guidati da tutor. È un progetto condiviso su cui stanno lavorando per farlo diventare realtà, insieme, l’Ordine delle professioni infermieristiche, l’Università degli Studi e l’Azienda ospedaliero-universitaria Città della salute.
Il progetto mira a valorizzare la formazione, avvicinandola al mondo dell’assistenza
Città della Salute di Torino
Prende forma a Torino il progetto dei reparti integrati ovvero reparti ospedalieri dedicati alla formazione degli studenti del corso di Laurea in Infermieristica, ma integrati completamente con l’attività clinica e assistenziale degli istituti ospedalieri. Ovvero, all’interno degli stessi saranno create divisioni in cui i futuri operatori sanitari potranno sviluppare competenze direttamente sul campo, in modo progressivo, guidati da professionisti-tutor.
Il progetto è stato al centro di un recente incontro tenuto nella sede dell’Ordine delle professioni infermieristiche, tra il Commissario della Città della Salute, Thomas Schael, e il Presidente di Opi Torino, Ivan Bufalo. Ad affiancare Opi della progettazione è lo stesso Ateneo torinese.
Alcune sperimentazioni sono già avviate
Dei precedenti in questa direzione sono già presenti in alcune realtà torinesi: all’ospedale San Luigi di Orbassano e al Mauriziano, così come in due dei 4 ospedali della Città della Salute, il Centro traumatologico ortopedico e alle Molinette, dove l’esperienza sta prendendo avvio.Pur non trattandosi ancora di veri e propri reparti dedicati esclusivamente alla formazione universitaria - spiegano da Opi - questi percorsi rappresentano un primo passo concreto verso un modello integrato. Ora l’obiettivo è dare a queste esperienze tra loro separate una forma più strutturata e sistemica, anche attraverso un coordinamento condiviso tra università, Ordine e aziende ospedaliere.
Per portarle a compimento, è necessario il coinvolgimento attivo della Direzione delle Professioni Sanitarie e dell’intera filiera dell’organizzazione ospedaliera, sottolinea infine il Presidente di Opi Torino, Ivan Bufalo. Inoltre, un’esperienza di questo tipo rappresenterebbe anche un’occasione concreta per valorizzare tutti quei professionisti che, nel corso degli anni, hanno maturato competenze nella formazione e nel tutoraggio clinico, spesso senza un riconoscimento adeguato. Immagino reparti in cui ogni infermiere coinvolto sia parte integrante del percorso di apprendimento, con un ruolo pienamente riconosciuto e condiviso.