Afte

Scritto il 08/07/2024
da Monica Vaccaretti

Piccole lesioni della cute molto dolorose e non contagiose, le afte compaiono come abrasioni di pochi millimetri, rotondeggianti o ovali di colore biancastro, circondate da un alone rosso. Si tratta di comuni ulcerazioni, singole o multiple, che si formano solitamente nel cavo orale (stomatite aftosa) e sui tessuti molli della mucosa della bocca, interessando il palato, le guance, la lingua e la base delle gengive. Possono tuttavia colpire altre zone del corpo, come le mucose dei genitali e comparire sul glande, sul prepuzio e sulle piccole e brandi labbra vaginali. Non sono da confondere con le ulcere provocate dall'Herpes simplex, le cui vescicole che compaiono solitamente all'esterno della cavità orale (labbra, mento, interno delle narici) sono causate dall'infezione di un virus erpetico contagioso.

Da cosa sono causate le afte

afte

La risoluzione delle afte complicate o severe può richiedere anche oltre un mese.

Sono considerate la più frequente affezione della mucosa orale che colpisce il 10% della popolazione, soprattutto donne e bambini. La rottura della mucosa orale è preceduta da una sensazione di lieve fastidio, dolore o bruciore.

Nella prima fase, prima di evolvere in ulcere, si ricoprono di una patina biancastra, composta da vari strati di fibrina, la proteina coinvolta nella coagulazione del sangue.

L'eziologia multifattoriale non è chiaramente nota. La diagnosi è clinica. Sono solitamente occasionali se, invece, compaiono con una certa regolarità sarebbe opportuno indagare sui possibili fattori scatenanti.

Come si manifestano le afte

Si tratta di un'infiammazione della mucosa che può essere soltanto locale, in un punto preciso, oppure diffusa e generalizzata. La sintomatologia include dolore, anche intenso soprattutto mentre si mangia e si parla, bruciore, arrossamento.

Se le afte sono grandi ed estese può comparire anche febbre e i linfonodi sotto la mandibola si possono ingrossare.

Segni secondari sono alitosi, sanguinamenti, aumento della secrezione salivare. Le afte possono accompagnarsi a disturbi secondari in base alla zona colpita, come:

  • gengiviti
  • glossiti
  • cheiliti sulle labbra

Se le ulcerazioni sono molto dolorose a tal punto da rendere difficile l'assunzione di cibo per un lungo periodo, possono comparire segni e sintomi di disidratazione e malnutrizione.

Trattamento e tempi di guarigione delle afte

I tempi di guarigione, necessari per la rimarginazione della lesione, sono variabili e dipendono dalla tipologia, dalla grandezza e dalla causa scatenante. Generalmente le afte guariscono spontaneamente entro una o due settimane, ma tendono tuttavia a ripresentarsi ripetutamente.

La risoluzione delle afte complicate o severe può richiedere anche oltre un mese. Se la manifestazione nel cavo orale è particolarmente dolorosa si possono eseguire dei risciacqui con collutori antisettici e medicamenti protettivi che formino un film sottile così da prevenire il contatto con i cibi.

Sono molto utili anche le toccature con acido retinoico, che promuove una guarigione più rapida della cute lesionata e con gel astringente a base di cloruro di alluminio, che stimola la riepitelizzazione della mucosa.

La sensazione di dolore può essere alleviata da pomate anestetiche, a base di lidocaina e sucralfato e antidolorifici, anche cortisonici (desametasone e traimcinolone).

Una corretta e meticolosa igiene orale e dentale, con uno spazzolino di durezza media che eviti microtraumatismi alle gengive ed una maggiore attenzione all'alimentazione contribuiscono a prevenirle ed accelerarne il recupero.