L’utilizzo dell’intelligenza artificiale e del machine learning per la predizione dell’assorbimento di risorse umane

Scritto il 09/12/2025
da Roberto Bindi

In oltre vent’anni di attività nelle strutture sanitarie italiane emerge un dato costante: la qualità dell’assistenza dipende dalla combinazione tra competenze, organizzazione e capacità gestionale. Ma dotazioni ridotte, distanza tra direzione e reparti e difficoltà nel mantenere le competenze hanno reso fragili i team, aggravando le criticità esplose con la pandemia. Da qui nasce l’idea di un modello predittivo basato su intelligenza artificiale e machine learning per programmare in modo più efficace il nurse staffing, anticipare il fabbisogno e utilizzare le risorse in modo più flessibile e sicuro. Una prospettiva che sposta il focus: non chiedere solo più personale, ma gestirlo meglio.

Materiali e metodi

SezioneDettagli
Quesito di ricercaIn che modo l’IA può aiutare i manager a predire l’assorbimento di risorse umane?
ObiettivoVerificare se un modello logico predittivo consente di stimare l’assorbimento di risorse per:
  • programmare i turni mensili in base alla necessità stimata;
  • individuare per tempo i casi che richiedono incremento di dotazione centrale;
  • offrire ai manager uno strumento di supporto decisionale basato su machine learning;
  • proporre una revisione organizzativa della divisione del lavoro con aree funzionali omogenee;
  • implementare un sistema di mantenimento competenze, aumentando flessibilità ed efficienza.
Ipotesi nullaNessuna differenza tra il delta (risorse presenti vs necessarie) con la programmazione tradizionale rispetto a quella supportata dal machine learning.
PopolazioneInfermieri dell’Unità Operativa di Rianimazione dell’Ospedale di Arezzo.
InterventoProgrammazione mensile mediante modello logistico con machine learning.
ConfrontoProgrammazione mensile con i modelli usuali.
OutcomeEfficienza di programmazione, misurata come delta tra presenti e necessari.
Tipo di studioQuantitativo, analitico, prospettico.
Piano di analisiDati estratti dal sistema informativo Margherita3:
  • complessità assistenziale (scala NEMS) per ogni giorno e turno;
  • numero di assistiti;
  • necessità teorica di risorse;
  • dotazione reale;
Analisi statistiche condotte con Jamovi.
Ricerca bibliograficaRevisione amministrativo–normativa e su IA. Banche dati consultate:
  • Ovid CINAHL, PubMed, MEDLINE, Evidence Based Nursing;
  • keyword: nursing role, NEMS, workload in intensive care, complexity of care;
  • inclusi studi sperimentali, osservazionali e revisioni sistematiche (1990–2023).
È emerso come gold standard il NEMS, correlato al Work Utilization Ratio (WUR).
Contesto e datasetDati dell’UOC Rianimazione di Arezzo 2022–2023. Variabili indipendenti:
  • NEMS (calcolato automaticamente da Margherita3);
  • Numero di assistiti nei turni M–P–N;
  • Numero effettivo di infermieri presenti.
Database finale: 10.950 record.
Modellazione
  • Descrizione iniziale (Jamovi);
  • Test modello predittivo con autoregressione lineare;
  • Variabili aggiuntive testate (mortalità, esiti clinici maggiori) risultate non significative (p > 0,05);
  • Escluse dal modello definitivo.
Addestramento e orizzonte di previsioneModello addestrato sui dati 2022, 2023 e 2024 (fino al 31 marzo).
Testati lag da 1 a 7 giorni; oltre (fino a 30 giorni) l’accuratezza diminuiva.

Discussione

Il confronto è stato diacronico, valutando la media del delta tra risorse programmate e necessarie teoriche con e senzalo strumento, in due momenti distinti.

Il volume dati è rilevante ma limitato (ultimi due anni); dataset più ampi aumenterebbero l’accuratezza. La significatività statistica delle variabili chiave — Numero pazienti, Media NEMS e Numero infermieri teorici — è risultata solida. L’inclusione di esiti clinici “major” (mortalità, trasferimenti HUB) non ha migliorato la robustezza del modello.

Come per le previsioni meteo, l’affidabilità cala con l’orizzonte temporale: buona nel breve, più incerta oltre la settimana. Nonostante ciò, nell’ambiente di test il modello ha ridotto il delta medio reali/teorici, consentendo di rigettare l’ipotesi nulla e di efficientare l’impiego delle risorse.

L’intelligenza artificiale può supportare i manager nelle decisioni. Va però intesa come strumento aggiuntivo, non come sostituto del professionista. È utile in pianificazione e ancor più in programmazione.

L’affidabilità dipende dalla qualità costruttiva del modello e da fattori esterni: accuratezza dei dati, competenzanell’interpretarli e capacità di comunicare le previsioni. In questo caso è stato decisivo poter misurare la complessità assistenziale con uno strumento validato, efficace ed efficiente come il NEMS. Dove non si misura la complessità, lo strumento non è applicabile.

Dataset più ampi renderebbero il machine learning più articolato e preciso; un confronto sincronico (contemporaneo) fornirebbe indicazioni aggiuntive su efficacia ed efficienza. Sono auspicabili studi successivi e applicazioni in contesti diversi.

Già oggi, però, il modello mostra punti di forza chiari: stima anticipata dell’assorbimento e supporto alla programmazione, pur nel rispetto dell’intervento umano.

Un beneficio collaterale, ma non secondario, è la contaminazione positiva di competenze: per costruire e interpretare il modello, il management sanitario ha lavorato a stretto contatto con l’ingegneria, con esiti virtuosi.

Implicazioni organizzative

Se esteso ad altri contesti, il modello può non solo stimare l’assorbimento e calibrare la programmazione, ma anche sostenere una ridisegno organizzativo per aree funzionali omogenee (per processi, prodotti o competenze), abilitando flessibilità interna e mobilità programmata delle risorse dove la previsione indica maggior bisogno.

La pandemia ha insegnato l’urgenza di allocare meglio, implementare e mantenere le competenze. Politiche di job rotation ragionata possono ampliare l’esperienza degli infermieri, rafforzarne la resilienza, la visione del quadro clinico–organizzativo e ridurre l’impatto psicologico di riassegnazioni improvvise. La predizione dell’assorbimento diventa così un abilitatore di un sistema più efficiente, efficace e sicuro.