Al via il progetto C4D-Italia per migliore gestione patologia

Scritto il 01/02/2024
da Redazione

Promuovere una migliore gestione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze attraverso l'adozione di corretti stili di vita soprattutto in relazione a nutrizione, esercizio fisico, stress e qualità del sonno. È l'obiettivo del primo studio pilota italiano del progetto europeo C4D-Care for Diabetes, una Joint Action finanziata dalla Comunità Europea che coinvolge 13 paesi dell'Unione. Considerando che in Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti, il progetto di sensibilizzazione e di educazione di questa azione congiunta si propone di favorire ed incentivare comportamenti salutari nei pazienti attraverso il recupero di un'igiene di vita in grado di ridurre significativamente le complicanze associate alla malattia, soprattutto cardiache e renali, e delle conseguenze patologiche dell'insulino-resistenza, il fenomeno alla base dell'insorgenza del diabete di tipo 2.

Care for Diabetes, dal progetto europeo allo studio pilota italiano

È fondamentale adottare misure su vasta scala per cambiare comportamenti e contrastare l'obesità, strettamente legata all'insorgenza del diabete di tipo 2.

Tenendo conto che in Italia vivono con il diabete circa 4 milioni di persone, il 6% della popolazione generale (dati Istat), questo studio assume particolare rilevanza e contribuisce ad implementare strategie educative volte a migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le evidenze hanno dimostrato che il coinvolgimento attivo delle persone nel trattamento della propria malattia ha un ruolo centrale nel ridurre gli esiti.

Il programma C4D-Italia, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e presentato a Pisa il 25 e 26 gennaio, è reso possibile grazie alla partecipazione di tre centri clinici specialistici di riferimento per la patologia diabetica e per le sue complicanze, soprattutto a carico degli arti inferiori.

Presso il Policlinico Gemelli di Roma, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e la ASL Roma 2 team multidisciplinari condurranno due primi cicli dello studio. Mentre nel primo, avviato lo scorso 15 gennaio, sono stati arruolati 25 partecipanti, nel secondo, a partire da ottobre 2024 saranno selezionati altri 40 pazienti.

Entrambi i gruppi saranno coinvolti attivamente dal personale specialistico che avrà il compito di accompagnarli ad affrontare e sviluppare tutti gli aspetti più rilevanti della condizione diabetica. Il programma prevede sei mesi di intervento e sei mesi di follow up. Considerata l'esperienza maturata in questi centri, l'ISS spiega che in Italia lo studio sarà incentrato, oltre che sugli aspetti generali del diabete, sulla prevenzione primaria e secondaria delle lesioni del piede diabetico.

Condotto con strategie metodologiche basate sulla Best Practice “ReserveDiabetes2Now”, già sviluppata e validata con successo da clinici e ricercatori olandesi, lo studio pilota italiano si prefigge di raggiungere, utilizzando l'approccio innovativo sperimentato dai colleghi, gli stessi buoni risultati ossia di ottenere, in un numero significativo di pazienti, una riduzione del peso corporeo, del consumo di farmaci e del miglioramento di tutti gli indici metabolici.

Il programma – che è considerato una buona pratica in materia di salute dalla Commissione Europea - prevede interventi pedagogici e di supporto, anche tecnologico, effettuati da medici specialistici (diabetologi, nutrizionisti, psicoterapeuti) affiancati da podologi, chinesiologi nonché da esperti di tecnologie informatiche.

La novità dell'approccio consiste infatti nella possibilità data ai pazienti di disporre di una piattaforma digitale (in Italia è stata progettata e sviluppata presso l'ISS) che permette di creare un ambiente interattivo in cui essi possono trovare informazioni, contenuti e ulteriore supporto specialistico durante tutto il corso del programma.