Effetti anestesia su delirium post operatorio, il RAGA Trial

Scritto il 18/01/2022
da Daniela Berardinelli

Quanto l’anestesia può incidere sull’insorgenza di delirium post intervento di chirurgia dell’anca? Uno studio pragmatico randomizzato, multicentrico, condotto su 950 pazienti in Cina, afferenti da 9 ospedali universitari, non ha dimostrato differenze nell’insorgenza del disturbo post operatorio, che si è verificato in 29 pazienti (6.2%) sottoposti ad anestesia regionale senza sedazione e in 24 (5,1%) ad anestesia generale, dopo un intervento di frattura dell’anca. Lo studio - il RAGA trial - è stato pubblicato sulla rivista JAMA e ha raccolto dati per 4 anni, dal 2014 al 2018, su pazienti ricoverati che dovevano essere sottoposti ad intervento chirurgico per frattura dell’anca, di cui 476 sottoposti ad anestesia regionale e 474 ad anestesia generale.

Relazione tra anestesia e insorgenza di delirium post operatorio

Il delirium post operatorio è una sindrome neuropsichiatrica associata ad una elevata mortalità, morbilità ed è causa di un aumento dei costi ospedalieri. Questa condizione patologica si verifica frequentemente negli anziani sottoposti a chirurgia dell’anca e i fattori predisponenti sono:

  • l’età
  • il decadimento cognitivo
  • la fragilità
  • la presenza di altre comorbidità

I fattori che possono scatenare il delirio sono invece:

I farmaci anestetici sono stati associati all’insorgenza di delirium anche se il meccanismo sottostante non è ancora completamente noto. In letteratura la relazione tra anestesia e insorgenza di delirium è ancora dibattuta, anche se alcune revisioni sistematiche e metanalisi, pubblicate dal BMJ e dalla Cochrane, non hanno evidenziato differenze significative tra un trattamento e l’altro, post intervento ortopedico, sullo sviluppo della sindrome.

Questo studio ha arruolato pazienti sopra i 65 anni e diagnosticato l’insorgenza di delirium tramite la scala CAM (Confusion Assessment Method), che prevede la valutazione di 4 item:

  1. insorgenza acuta e andamento fluttuante
  2. presenza di disattenzione
  3. pensiero disorganizzato
  4. alterazione del livello di coscienza

La CAM è da considerarsi positiva per delirium se sono presenti i primi due fattori elencati, con in aggiunta almeno uno degli ultimi due. Ai pazienti reclutati è inoltre stata eseguita una valutazione della funzionalità cognitiva, prima dell’intervento, attraverso il Mini Mental State Examination.

La valutazione della comparsa di delirium si è svolta nei primi 7 giorni post intervento non riscontrando differenze nemmeno nella ricorrenza di episodi multipli di delirium, che si è rilevata simile nei due gruppi (13 pazienti -2,8% con anestesia regionale e 14 -3% con anestesia generale). Inoltre non sono state osservate diversità rilevanti né sulla gravità del delirio, né nella durata di ospedalizzazione o severità del dolore percepito. I dati sono stati analizzati tenendo in considerazione tutti i possibili fattori confondenti (a garanzia di una maggiore qualità) come:

  • età
  • presenza di delirium preoperatorio
  • demenza preesistente
  • centro di ricovero

non mostrando differenze significative nel numero di episodi, nella tipologia e gravità del delirium, e nella mortalità dei pazienti a 30 giorni.

L’anestesia regionale non sembra quindi ridurre l’insorgenza di delirium post operatorio rispetto a quella generale negli interventi di frattura dell’anca e, ad oggi, questo è il più grande studio condotto a riguardo.