Influenza in Australia: ospedali al collasso e servizi in affanno
Alla luce di quanto accade in Australia, sarà fondamentale tenere alta la soglia di attenzione.
L’influenza stagionale torna a preoccupare e lo fa dall’Emisfero Sud, dove l’Australia sta facendo i conti con una delle stagioni influenzali più impegnative dell’ultimo decennio.
Secondo i dati raccolti nel South Australia, il mese di luglio ha segnato un picco mai registrato prima: 5.866 ore di servizio per le ambulanze, a fronte di una vera e propria ondata di richieste di soccorso.
A determinare questa situazione è stato un drastico aumento dei casi influenzali, soprattutto nelle prime settimane del mese, con effetti a cascata su ospedali e strutture sanitarie.
A descrivere l’impatto è stato il ministro della Salute del South Australia, Chris Picton, che ha parlato di "pressione incredibile" su tutto il sistema ospedaliero, messo in crisi sia dal numero crescente di ricoveri sia dall’assenza per malattia di numerosi operatori sanitari.
Servizi sanitari adattivi per fronteggiare l’emergenza
La risposta delle autorità sanitarie locali non si è fatta attendere. Di fronte al sovraffollamento dei pronto soccorso, è stato attivato un servizio sanitario in una struttura alberghiera nel centro di Adelaide, destinato a pazienti non acuti in attesa di dimissione o monitoraggio. Una soluzione flessibile, pensata per alleggerire gli ospedali e aumentare la disponibilità di posti letto.
La scelta si è rivelata efficace al punto da spingere le autorità a raddoppiare il numero di letti disponibili nel giro di pochi giorni. Intanto, negli ospedali della capitale statale si è arrivati a contare fino a 280 pazienti in attesa di ricovero in una sola giornata, segno evidente di una situazione critica.
Cosa aspettarsi per l’Italia?
L’andamento della stagione influenzale australiana rappresenta un punto di osservazione utile anche per l’Italia, dove i mesi tra novembre e febbraio coincidono con il picco dei contagi. Non è la prima volta che i trend registrati nell’Emisfero Sud anticipano dinamiche simili in Europa.
Alla luce di quanto accade in Australia, sarà fondamentale tenere alta la soglia di attenzione: potenziare le campagne vaccinali, migliorare l’organizzazione territoriale e prevedere misure di supporto per la gestione dei picchi stagionali, specie nelle aree già sotto pressione.
Il prossimo inverno potrebbe mettere ancora una volta alla prova la resilienza del sistema sanitario. La lezione australiana, se ascoltata in tempo, può aiutare a evitare le criticità osservate oltreoceano.