Gestione linee infusive: prevenire e trattare le complicanze

Scritto il 01/09/2021
da Francesca Gianfrancesco

I dispositivi per accesso intravascolare comprendono i cateteri venosi periferici (CVP), i cateteri venosi centrali (CVC) e i cateteri arteriosi e sono comunemente utilizzati nel trattamento di pazienti acuti e cronici.

Catetere periferico

I cateteri venosi centrali sono frequentemente utilizzati nel corso di trattamenti clinici per via endovenosa e comprendono cateteri a impianto periferico (PICC), cateteri non tunnellizzati, cateteri tunnellizzati, cateteri tunnellizzati-cuffiati e sistemi totalmente impiantabili (port). L’utilizzo di ognuno di questi dispositivi può essere potenzialmente complicato da una infezione batteriemica.

Le infezioni batteriemiche correlate al catetere (CR-BSI), associate all’impianto ed alla gestione dei cateteri venosi centrali, sono tra le complicanze iatrogene potenzialmente più pericolose.

Il termine CR-BSI implica la presenza di un’infezione batteriemica la cui fonte è il catetere intravascolare (come ad esempio quando si isola dal sangue periferico lo stesso micro-organismo che colonizza il catetere intravascolare). Si parla invece di semplice colonizzazione del catetere quando si dimostra la crescita di microorganismi all’interno del lume del catetere o sulla superficie esterna del tratto intracutaneo/intravascolare del catetere, in assenza di segni di infezione sistemica.

Le CR-BSI sono generalmente causate o da microrganismi che provengono dalla cute intorno al sito d’emergenza del catetere, i quali contaminano il catetere al momento dell’impianto e migrano lungo il tratto intracutaneo del catetere dopo l’impianto stesso, oppure da microrganismi provenienti dalle mani dell’operatore sanitario, i quali contaminano e colonizzano le porte di accesso delle linee infusionali durante le procedure di gestione.

Meno frequentemente le CR-BSI possono essere secondarie ad una contaminazione della soluzione infusa endovena o ad una disseminazione di germi per via ematica, provenienti da un focolaio di infezione annidato in un’altra regione del corpo (epic3).

L’impianto di cateteri venosi centrali è una delle cause principali di infezioni nosocomiali, che comporta un aumento della morbilità e dei costi ospedalieri.

Le infezioni correlate a catetere intravascolare sono, dopo le polmoniti, le infezioni associate ai costi più elevati e alla proporzione maggiore di decessi per infezione. 

Da qui nasce la necessità di produrre uno strumento utile a condurre interventi d’istruzione e formazione del personale sanitario sulle indicazioni d’uso e le procedure per l’inserimento e la gestione dei CVC e dei CVP, nonché sulle misure appropriate per la prevenzione e il trattamento delle complicanze, soprattutto quelle a carattere infettivo.

Creare cioè uno standard assistenziale multidisciplinare per l’utilizzo dei Cateteri Venosi Centrali (CVC) e periferici (CVP) condiviso da tutto il personale sanitario che gestisce tali presidi.

Proposte di strategie unificate sulla base delle raccomandazioni

Lo scopo è quello di ridurre variazioni nella prassi, costruire un ambiente collaborativo per facilitare il cambiamento e promuovere la capacità di risolvere i problemi degli operatori.

Abbiamo suddiviso gli interventi in 4 macro-aree con annesse proposte sostenute dalle raccomandazioni più forti, come segue:

  • formazione ed educazione degli operatori;
  • il posizionamento (inserzione);
  • gestione delle linee;
  • medicazioni.

Formazione

PROBLEMARACCOMANDAZIONIINTERVENTO PROPOSTO

Mancanza di conoscenze condivise

Scarso addestramento del personale

Affidare l'impianto e la gestione dei cateteri intravascolari soltanto a personale addestrato, che abbia dimostrato competenze in queste manovre CAT. IA

Educare il personale sulle indicazioni e procedure e sulle misure di controllo CAT. IA

Programma formativo teorico pratico medico e infermieristico

Audit clinici e incontri periodici (ogni 6 mesi)

Revisione casi clinici

Incontri di formazione ciclici per retraining delle procedure

Scarsa aderenza e partecipazione alla best practice

Rivalutare periodicamente le conoscenze e l'aderenza CAT IA

Assicurare elevati livelli di preparazione CAT IB

Revisione annuale dei dati

Formazione continua con corsi interni Rivalutazione della letteratura; periodicamente Revisione linee guida

Controllo all’aderenza alla best practice (es Random, check list)

Posizionamento (inserzione)

PROBLEMARACCOMANDAZIONIINTERVENTO PROPOSTO

Scelta del sito di inserzione

Soppesare il rischio di complicanze infettive rispetto alle complicanze meccaniche (pneumotorace, puntura dell’arteria succlavia, lacerazione della vena succlavia, emotorace, trombosi, embolia gassosa, mal posizionamento) CAT IA

Evitare l'uso della femorale CAT IA Preferire la succlavia CAT IB

Usare il catetere con minor lume possibile necessario alla gestione del paziente CAT IB

Usare la sonda ecografica CAT.IB

Addestrare gli operatori all’inserzione eco guidata per favorire il posizionamento in succlavia evitando così i problemi legati alle medicazioni, alla scialorrea, in corso di niv.

Se per motivi clinici posizionata v. femorale  sostituirla appena possibile

Igiene delle mani

Effettuare l’igiene delle mani con gel idroalcolico prima e dopo l’inserimento del cvc CAT IB

Controllo attivo da parte dell'équipe (es. check list)

Massime precauzioni di barriera durante il posizionamnto

Utilizzo di massime precauzioni di barriera per chi posiziona il CVC (cuffietta, mascherina, camice, guanti sterili) e per chiunque assista (cuffietta, mascherina, camice e guanti puliti) e coprire il paziente con un telo sterile. CAT IB

Adeguamento del personale alle linee guida Controllo da parte del personale (check list).

Preparazione della cute

Disinfettare la cute con clorexidina 2%(>0.5%)CAT.IA

Lasciare asciugare il disinfettante come da indicazione della casa produttrice CAT IB

Adeguamento del personale all’utilizzo della clorexidina anche se non è colorata

Adeguato campo sterile

Mantenimento dell’asepsi durante la procedura CAT IB

Formazione del personale

Utilizzo dei  copri-sonda sterili per procedure eco guidate

Adeguato fissaggio

Fissare il CVC con sistema suturless al fine della riduzione delle infezioni CAT.II

Formazione del personale

Disponibilità del materiale

Gestione dei cateteri posizionati in regime di urgenza

Se CVC posizionato con tecnica non asettica esso deve essere riposizionato entro 48 ore CAT IB

Riposizionamento tempestivo

Valutazione della necessità del CVCRimuovere prontamente il CVC quando non più necessario CAT IAQuotidiana rivalutazione della necessità degli accessi vascolari

Gestione linee

PROBLEMARACCOMANDAZIONIINTERVENTO PROPOSTO

Igiene delle mani

Effettuare l’igiene delle mani con gel idroalcolico prima e dopo la gestione delle linee infusionali CAT IB

Controllo attivo da parte dell’équipe

Massime precauzioni di barriera durante il posizionamento

Utilizzo delle precauzioni di barriera (cuffietta, mascherina, guanti e camice puliti) CAT IB

Adeguamento del personale alle linee guida

Controllo da parte del personale (check list).

Inadeguatezza dei tappini perforabili

Usare sistemi needless

Sostituzione needless non più frequentemente di 72 ore con tecnica asettica CAT.II

Disponibilità del materiale

Addestramento del personale

Adeguamento ai tempi di sostituzione

Disinfezione delle porte di accesso

Strofinare la porta di accesso con antisettico per 15 secondi (clorex2%) CAT.IA

Controllo/Possibilità di avere salviette pre imbevute di clorexidina al 2%. Controllo delle indicazioni della ditta per i tempi di contatto

Sostituzione delle linee di infusione

Sostituire i set di infusione (TUTTI) non più frequentemente che 96 ore, ma almeno ogni 7 giorni CAT.IA

Sostituire le linee di infusione utilizzate per somministrare sangue, emoderivati o lipidi, entro 24 ore dall’inizio dell’infusione CAT. IB

Sostituire le linee di infusione utilizzate per somministrare PROPOFOL ogni 6-12 ore CAT. IA

Sostituire i set di infusione (TUTTI) non più frequentemente che 96 ore, ma almeno ogni 7 giorni CAT.IA

Sostituire le linee di infusione utilizzate per somministrare sangue, emoderivati o lipidi, entro 24 ore dall’inizio dell’infusione CAT. IB

Sostituire le linee di infusione utilizzate per somministrare PROPOFOL ogni 6-12 ore CAT. IA
Gestione dei lumi in eccedenza

Utilizzare il numero minimo di porte o lumi necessari CAT. IB

Chiudere i lumi quando non più necessari.

Medicazioni

PROBLEMARACCOMANDAZIONIINTERVENTO PROPOSTO

Igiene delle mani

Effettuare l’igiene delle mani con gel idroalcolico prima e dopo le medicazioni CAT IA

Formazione/Controllo

Precauzioni di barriera

Indossare guanti puliti per rimuovere medicazione sporca CAT. IC

Indassare guanti sterili durante l’esecuzione della medicazione CAT. IC

Controllo sul corretto utilizzo dei DPI ed igiene delle mani

Medicare CVC anche controllando che l’operatore indossi la mascherina ed esegua l’igiene delle mani (es. Check list, Controlli random)

Tipo di medicazione

Usare una medicazione sterile, trasparente, semipermeabile in poliuretano per coprire il sito di emergenza dei cateteri intravascolari. CAT. IA

Usare una medicazione in garza sterile in pazienti con profusa sudorazione o quando il sito d’impianto è sanguinante o sede di perdite CAT.II

Prendere in considerazione l’uso dei feltrini a rilascio di clorexidina come strategia per ridurre le infezioni ematiche catetere-correlate. CAT IB

Adeguarsi alle raccomandazioni/Formazione

Controllo 

Eventuale disponibilità dei feltrino a rilascio di clorexindina.

Sostituzione delle medicazioni

Sostituire la medicazione ogni qualvolta sia sporca o bagnata o stacccata CATIB

Sostituire ogni 7 giorni le medicazioni trasparenti (NO valido per i pediatrici) CATIB

Sostituire ogni 2 giorni le medicazioni con garza sterile. CAT II

Formazione

Controllo—> Ispezione visiva e documentazione in cartella

Ispezione del sito di inserzione

Ispezionare il sito di inserzione del catetere visivamente quando si sostituisce la medicazione o mediante palpazione attraverso la medicazione integra. Se il sito presenta alterazioni in associazione a febbre e altri segni clinici di infezione considerare infezione locale o sistemica correlata al catetere CAT IB

Controllo del sito (per segni di flogosi)

Compilazione di una scheda sulla valutazione del sito

Controllo

Uso di antibiotici topiciNon applicare pomate antimicrobiche sul sito d’impianto del catetere come misura routinaria per la gestione del catetere CAT. IB
Uso di solventi

Non applicare solventi organici (es. acetone o etere) sulla cute durante il cambio della medicazione.

CAT. IA

Aderenza a strategie unificate: miglioramento della qualità delle cure

Un insieme di raccomandazioni cliniche, se applicate in maniera simultanea, assidua e controllata da ogni operatore per ogni paziente, è in grado di minimizzare o azzerare determinate complicanze, garantendo il miglior outcome possibile.

In numerosi studi, l’adozione sistematica e continuativa di poche raccomandazioni per la prevenzione delle infezioni associate a catetere venoso ha comportato una riduzione drastica e talora addirittura un azzeramento della incidenza di tale complicanza, con rilevante vantaggio clinico e aziendale in termini di mortalità, incidenza di complicanze, prolungamento del tempo di degenza, e costi relativi e assoluti.