Cosa si intende quando si parla di infezioni sessualmente trasmissibili

Scritto il 03/12/2025
da Ilenia Fabbri

Le organizzazioni nazionali ed internazionali come Oms, Simast, Coa, osservatorio giovani e sessualità, hanno preso in seria considerazione le IST e hanno notato dati di contatti in vertiginoso aumento che sono in contrapposizione ai dati di prevenzione ed educazione sessuale attuati. In questo articolo, oltre che a fornire tali dati, verrà fatta una panoramica sulle IST più comuni (clamidia, sifilide, gonorrea, herpes genitale, papillomavirus, HIV) fornendo nozioni utili su sintomi e terapie. Poi verranno anche forniti accorgimenti facili per un’adeguata prevenzione.

L’importanza del tema delle MST per la salute globale

malattie sessualmente trasmissibili

Le organizzazioni nazionali ed internazionali hanno notato dati di contatti in vertiginoso aumento che sono in contrapposizione ai dati di prevenzione ed educazione sessuale attuati.

Parlando di malattie (MST) o infezioni (IST) sessualmente trasmissibili è molto significativo partire proprio da alcuni dati attuali stilati da organizzazioni nazionali ed internazionali.

Per esempio Oms e Simast (Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili) hanno raccolto questi dati in riferimento alle IST.

  • Ogni giorno in tutto il mondo vengono contratte più di 1 milione di infezioni a trasmissione sessuale
  • Ogni anno, sono circa 374 milioni le nuove infezioni, di cui 1 su 4 è una malattia sessualmente trasmessa
  • Si stima che oltre 500 milioni di persone di età compresa tra 15 e 49 anni abbiano un'infezione genitale da virus herpes simplex (HSV)
  • Più di 290 milioni di donne presentano un'infezione da papillomavirus umano (HPV)
  • Nel 2023 nell'area Ue si sono registrati quasi 97mila casi di gonorrea rispetto ai circa 70mila dell'anno precedente.

L’importanza del tema delle MST per la salute globale è tanto significativa da essere stata inclusa anche nell’Agenda 2030: in modo particolare è stato delineato l’obiettivo di garantire l'inserimento e l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva nei programmi nazionali.

In Europa e in Italia le IST stanno tornando ad essere un’emergenza, soprattutto per quanto riguarda clamidia (la più diffusa), sifilide e gonorrea (quella che riscontra un aumento maggiore).

Panoramica sulle infezioni sessualmente trasmissibili

I dati sopra riportati sono indicativi di una fotografia attuale della società, ma quando si parla di malattie sessualmente trasmissibili, non tutti sanno nello specifico di cosa si tratta. Con IST (o MST) si prendono in considerazione tutte quelle malattie e/o infezioni che vengono trasmesse attraverso rapporti sessuali non protetti (vaginali, anali, orali) tramite liquidi organici infetti (sperma, saliva, secrezioni vaginali), contatto diretto della pelle o delle mucose genitali, anali e della bocca.

Alcune possono essere trasmesse anche tramite il sangue o durante la gravidanza, tra madre e figlio. È importante parlare di esse perché sono molto diffuse in tutto il mondo e hanno significative ricadute sulla salute sessuale e sulla fertilità. Solitamente queste malattie possono essere asintomatiche, ma, quando sintomatiche, i sintomi più comuni sono: perdite vaginali o uretrali, ulcere, escoriazioni e dolore ai genitali e al basso ventre.

Le IST (anche chiamate MST: malattie sessualmente trasmissibili) possono essere causate da:

Ora vedremo nello specifico le malattie sessualmente trasmissibili più comuni: clamidia, sifilide, gonorrea, herpes genitale, papillomavirus, HIV.

L’educazione sessuale alla base della prevenzione

Il più delle volte per proteggersi si pensa ai contraccettivi come pillola o anello, ma è bene ricordare che essi proteggono solo dalle gravidanze indesiderate e non dalle IST. Vediamo allora brevemente come poter prevenire le IST:

  • Il preservativo è il contraccettivo più efficace per la prevenzione contro le infezioni sessuali. Per i rapporti penetrativi esiste il preservativo classico per il pene e un preservativo detto “femminile” da inserire in vagina, ma in pochi conoscono il “dental dam”, una sorta di preservativo orale da utilizzare per i rapporti orali. È bene utilizzare il preservativo sin dall’inizio di ogni tipo di penetrazione
  • Molte malattie sessualmente trasmissibili non presentano sintomi evidenti, quindi è bene fare periodicamente dei test specifici (tamponi, analisi del sangue, della saliva e delle urine)
  • Esistono dei vaccini molto efficaci ed è altamente consigliabile vaccinarsi contro HPV ed epatite B
  • Esiste anche un trattamento di profilassi pre-esposizione (PrEP) specifico per l’HIV
  • Può poi essere utile mantenere un comportamento sessuale responsabile: riducendo il numero dei partner, evitando rapporti quando sono presenti sintomi, evitando alcol e droghe, non condividendo gli aghi, e , ovviamente, avendo rapporti protetti

Conclusioni

Tutti i dati riportati, come si può notare, sono in forte aumento perché, da alcuni dati OMS, si evince che il preservativo viene sempre meno usato: utilizzato solo nel 69% dei casi. Percentuale che cala ancora nei dati dell’ osservatorio giovani e sessualità (44%). Per non pensare poi che l’utilizzo responsabile del preservativo, un comportamento sessuale consapevole e un'attenta prevenzione possono portare benessere sessuale ed essere facilmente sensibilizzati attraverso l’educazione sessuale fatta in modo periodico e con professionisti specializzati.