Nodo assunzioni Asl Alessandria, prove di intesa dopo protesta sindacati
A fronte della richiesta inoltrata dai sindacati l'azienda, tuttavia, non intenderebbe procedere oltre le 36 unità, cifra che servirebbe per coprire 17 prossimi pensionamenti e 19 persone che sono state giudicate totalmente inabili, dopo una carriera lavorativa, a svolgere un lavoro usurante.
Dopo la rottura delle trattative nei giorni scorsi da parte dei sindacati per la mancanza di dialogo e di collaborazione dell'azienda, i vertici dell'Asl alessandrina hanno ricevuto i delegati sindacali e si sono impegnati a ragionare su un numero di assunzioni più elevato, considerando che la dotazione degli Oss comprende anche 121 lavoratori ad abilità limitata
che non possono essere completamente efficienti.
Dopo aver valutato entro il 15 luglio l'eventuale utilizzo di questi lavoratori parzialmente idonei in relazione all'aggiornamento del Documento di Valutazione dei rischi, l'Asl incontrerà nuovamente i sindacati entro fine luglio per definire il piano di integrazione delle assunzioni e dovrà necessariamente procedere entro il termine ultimo del 5 agosto alle assunzioni delle 36 assunzioni già programmate.
Entro la stessa data dovrà altresì far conoscere con quante assunzioni intenda procedere per raggiungere il fabbisogno ritenuto necessario per tutti gli ospedali del territorio, così come concordato con le parti sociali. Si stima che i posti disponibili per gli Oss, figura professionale determinate a garantire la cura dei pazienti
- come si legge nella rivendicazione sindacale - siano 467.
Se non si dovesse arrivare ad un accordo, non è escluso lo sciopero provinciale. Interesseremo i nostri livelli regionali e il prefetto - avvertono le sigle sindacali - perché la sanità pubblica è un bene comune e una priorità per tutti. La situazione è diventata ormai insostenibile
, denunciano avvertendo che la problematica del nodo assunzioni che ora riguarda gli Oss potrebbe estendersi ad altri profili.