Il confronto al Ministero della Salute
Bandiere Cgil, Cisl e Uil
Rinnovi contrattuali e accreditamento
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’urgenza di arrivare al rinnovo dei Ccnl, sottolineando come la questione non sia solo salariale, ma strutturale. È stata infatti richiamata la necessità di introdurre regole vincolanti su finanziamento e accreditamento, affinché le risorse pubbliche vengano destinate esclusivamente a soggetti che applicano contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative e che ne garantiscono il rinnovo. Secondo i segretari generali Federico Bozzanca, Roberto Chierchia e Rita Longobardi, il tema non è più rinviabile: «Il rinnovo dei contratti è un passaggio indispensabile per garantire condizioni di lavoro dignitose e servizi di qualità per cittadini e cittadine».Le risorse e il nodo dei DRG
Nel corso dell’incontro, Ministero della Salute e Regioni avrebbero manifestato “comprensione e condivisione” delle preoccupazioni espresse dai sindacati, riconoscendo la responsabilità condivisa di arrivare a una soluzione in tempi rapidi. Un passaggio centrale riguarda le risorse in arrivo con la Legge di Bilancio 2026, considerate fondamentali per l’aggiornamento dei DRG e per il finanziamento dei rinnovi contrattuali.Si tratta di elementi indispensabili - sottolineano le sigle sindacali - per superare il dumping contrattuale esistente tra pubblico e privato a parità di inquadramento.
Le prossime scadenze
Dal confronto è emerso un calendario preciso. È previsto un incontro preliminare tra Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni sulla ripartizione delle risorse entro il 15 gennaio, con l’obiettivo di aprire la negoziazione tra sindacati e parti datoriali entro il 20 gennaio. L’aspettativa dichiarata è quella di giungere a una rapida conclusione della vertenza, dopo anni di attesa per migliaia di professionisti che operano nella sanità privata accreditata e nelle RSA.Il rischio di nuove mobilitazioni
Il messaggio finale delle organizzazioni sindacali è netto. In assenza di segnali concreti nel breve periodo, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl annunciano la possibilità di un’intensificazione della mobilitazione.In mancanza di un’apertura concreta già nelle prossime settimane – avvertono – ci riserviamo di rafforzare le iniziative a tutela del personale e della qualità assistenziale offerta ai cittadini. Una presa di posizione che riporta al centro una questione spesso marginalizzata, ma decisiva per il futuro della sanità privata e dei servizi sociosanitari.

