Cosa accade dopo un arresto cardiaco? Quali conseguenze lascia, oltre l’emergenza? Il docufilm "La differenza tra otto e nove", promosso da IRC Fondazione, racconta cinque storie vere di sopravvivenza e ricostruzione. L’anteprima nazionale è in programma il 19 dicembre 2025 a Roma, con un incontro diretto tra pubblico e protagonisti.
Cinque storie per raccontare il “dopo”
Docufilm "La differenza tra otto e nove" promosso da IRC Fondazione
L’arresto cardiaco è spesso narrato come una linea netta: vita o morte. Il docufilm "La differenza tra otto e nove " sceglie invece di esplorare ciò che accade dopo il ritorno alla vita.
Cinque persone, colpite da arresto cardiaco improvviso , raccontano il percorso che segue la rianimazione: la fragilità iniziale, il confronto con il corpo che cambia, la necessità di ridefinire la propria quotidianità.
Il racconto si muove lontano dalla retorica eroica dell’emergenza per concentrarsi sulla dimensione umana e clinica della sopravvivenza : riabilitazione, adattamento, consapevolezza del rischio, rapporto con i professionisti sanitari e con i familiari.
Un punto di vista ancora poco esplorato, ma centrale per comprendere l’impatto reale dell’arresto cardiaco sulla vita delle persone.
Il docufilm nasce nell’ambito delle attività di IRC Fondazione , da anni impegnata nella promozione della cultura della rianimazione, della prevenzione cardiovascolare e della formazione dei cittadini.
Attraverso il linguaggio narrativo, il progetto punta a rendere visibile una fase spesso invisibile del percorso di cura: quella che inizia quando le sirene si spengono e il paziente torna a casa. Una fase che coinvolge anche infermieri, medici, riabilitatori e servizi territoriali, chiamati a sostenere un recupero che non è solo clinico ma anche psicologico e sociale.
L’anteprima a Roma L’anteprima del docufilm si terrà giovedì 19 dicembre 2025, alle ore 10:30 , presso il Cinema Adriano di Roma . Dopo la proiezione è previsto un incontro con i protagonisti delle storie raccontate, moderato dal giornalista Ruggiero Corcella , per approfondire vissuti, difficoltà e prospettive dopo l’arresto cardiaco.
L’evento prevede anche un momento conviviale finale e si inserisce in un percorso di divulgazione che mira a coinvolgere cittadini, professionisti sanitari e decisori, stimolando una riflessione più ampia sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita.