Prevalenza in crescita e disuguaglianze territoriali e sociali
Il Ministero della Salute ha pubblicato la Relazione 2024 sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito.
Nel 2023 la prevalenza del diabete noto è pari al 6,2% della popolazione, con un valore più alto tra gli uomini (6,9%) rispetto alle donne (5,7%). La quota sale al 20% tra gli over 75 e mostra un chiaro gradiente geografico: Sud e Isole restano le aree più colpite, con percentuali rispettivamente del 7,9% e del 7,4%, contro il 5,5% del Nord-Est.
Il principale fattore di rischio è l’eccesso ponderale, che riguarda il 46,3% degli adulti e si accompagna a un aumento dell’obesità, in particolare tra gli uomini.
Il sistema di sorveglianza PASSI conferma un forte legame tra diabete e condizioni socioeconomiche. La prevalenza raggiunge il 13,7% tra chi ha solo la licenza elementare e scende al 2,6% tra i laureati. Anche le difficoltà economiche incidono: 7,8% dei casi tra chi riferisce problemi finanziari contro il 3,8% tra chi non ne ha.
Bambini e adolescenti
Il sistema OKkio alla Salute registra nel 2023 un 19% di bambini in sovrappeso e un 9,8% obesi, con picchi nel Sud. I dati HBSC sull’adolescenza mostrano che già tra gli 11 e i 15 anni un quarto dei ragazzi è in eccesso ponderale, mentre il 30% non consuma la colazione e solo un adolescente su dieci svolge l’attività fisica quotidiana raccomandata.
Queste tendenze confermano che la prevenzione deve iniziare a scuola, con interventi educativi su alimentazione e movimento, in linea con i programmi Guadagnare Salute e Piano Nazionale della Prevenzione 2020–2025.
Nuove prospettive cliniche
La relazione dedica ampio spazio alle innovazioni diagnostiche e terapeutiche. La “mini-curva” da carico di glucosio, sviluppata dalla ricerca italiana e adottata a livello internazionale, consente di individuare precocemente il pre-diabete già con una glicemia superiore a 155 mg/dl alla prima ora.
Tra le novità terapeutiche, l’insulina icodec a somministrazione settimanale rappresenta una svolta nella gestione del diabete di tipo 2, con efficacia sovrapponibile alle insuline giornaliere, migliore aderenza e ridotto rischio di ipoglicemia.
Si affermano inoltre farmaci come la tirzepatide, agonista combinato di GLP-1 e GIP, capace di migliorare il controllo glicemico e favorire una significativa perdita di peso.
Telemedicina e gestione territoriale
Il documento conferma il ruolo centrale della telemedicina nel nuovo modello di assistenza. Dispositivi per il monitoraggio continuo della glicemia, pompe di insulina intelligenti, penne smart e piattaforme di telemonitoraggio stanno trasformando il rapporto tra paziente e team diabetologico, garantendo continuità di cura anche a distanza.
Il PNRR e il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 saranno strumenti fondamentali per consolidare una rete di assistenza integrata e interoperabile.
Il diabete come sfida collettiva
Il quadro tracciato dal Ministero della Salute mostra che il diabete non è solo una patologia cronica ma un indicatore della tenuta complessiva del sistema sanitario e sociale. Servono azioni coordinate su più fronti: prevenzione precoce, riduzione delle disuguaglianze, digitalizzazione dell’assistenza e sostegno ai pazienti nel percorso di autogestione.
In Italia, dove ogni anno si registrano migliaia di nuove diagnosi e il peso economico della malattia cresce, il futuro della lotta al diabete passa dall’integrazione tra prevenzione e cura, tra ospedale e territorio, tra scienza e società.

