Il 2 ottobre flash mob promosso dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza. Migliaia di professionisti della sanità ricorderanno i colleghi uccisi a Gaza con una lettura a staffetta. All’iniziativa aderiscono anche Lisbona e Santarém.
Una mobilitazione senza precedenti
Il 2 ottobre si terrà, davanti agli ospedali italiani, un flash mob promosso da #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza.
Giovedì 2 ottobre, alle 21.00 , in più di 180 ospedali italiani verranno accese torce, candele e lampade per illuminare simbolicamente la notte di Gaza.
L’iniziativa, intitolata “Luci sulla Palestina: 100 ospedali per Gaza ”, è promossa dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza e rappresenta il più grande flash mob diffuso mai organizzato in Italia dall’inizio dell’attacco israeliano a Gaza.
Alla mobilitazione, che nasce in Italia ma si è estesa anche oltreconfine, parteciperanno per la prima volta due città portoghesi: Lisbona e Santarém , che illumineranno a loro volta ospedali e presidi sanitari in segno di solidarietà.
Durante il flash mob verranno letti, in una staffetta nazionale, i nomi dei 1.677 operatori sanitari uccisi a Gaza mentre prestavano assistenza.
Una mobilitazione dal basso, amplissima e diffusa su tutto il territorio nazionale che è la dimostrazione di come nel mondo della sanità, e in tutto il Paese, l’indignazione contro il genocidio palestinese sia forte e dilagante, un’onda che monta ogni giorno , affermano i promotori.
Secondo le reti organizzatrici, saranno decine di migliaia le lavoratrici e i lavoratori della sanità coinvolti, con punte di adesione in Lombardia, Toscana, Sardegna, Puglia, Lazio ed Emilia-Romagna.
Solo in quest’ultima regione sono previste oltre 1.500 presenze e presidi davanti a una ventina di ospedali, da Piacenza a Riccione.
Le voci dei promotori Prevediamo una partecipazione con numeri record – dichiarano dal comitato #DigiunoGaza – Sono state attivate ben 15 chat regionali con migliaia di iscritti, attraverso cui stiamo coordinando l’organizzazione del più grande e diffuso flash mob che sia mai stato realizzato in Italia da quando è iniziato l’attacco israeliano a Gaza .
Le due reti promotrici rivolgono un appello diretto alle istituzioni: Chiediamo che il Governo, le Regioni, le nostre Aziende sanitarie ed i Comuni - sottolineano le due reti promotrici - agiscano subito, che adottino atti ed impegni formali contro il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo che sia avviato il boicottaggio immediato della azienda farmaceutica israeliana TEVA, un’azienda che non solo è complice del governo israeliano nelle politiche di occupazione e apartheid, da cui trae profitti, ma è anche attivamente coinvolta nel genocidio .
Un segnale dall’Italia e dall’Europa Il flash mob segue la Giornata nazionale di digiuno dello scorso 28 agosto , che aveva coinvolto oltre 30 mila operatori del Servizio sanitario. Stavolta, la mobilitazione assume una dimensione internazionale con l’adesione delle città portoghesi, segno di un allargamento della protesta europea.
Giovedì sera – conclude il comitato – davanti agli ospedali illumineremo la notte di Gaza e uniremo le nostre voci a quelle della Global Sumud Flottilla. Ricorderemo ad alta voce i nomi delle colleghe e dei colleghi caduti, per non lasciare che il silenzio cancelli la loro testimonianza .
Come sanitari e sanitarie non possiamo rimanere a guardare mentre si compie un genocidio, è nostro dovere mobilitarci.