Sanità privata, sindacati al Governo: «Subito un tavolo per sbloccare i contratti»

Scritto il 12/09/2025
da Redazione

La lunga attesa per il rinnovo dei contratti nella sanità privata è arrivata al limite. A denunciare la situazione sono le tre principali sigle sindacali del settore pubblico: Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che hanno scritto al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, chiedendo con forza l’apertura di un tavolo quadrangolare. L’obiettivo è sbloccare la trattativa per i contratti collettivi della sanità privata Aiop-Aris e del comparto sociosanitario delle RSA.

Un’urgenza non più solo contrattuale

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I segretari Barbara Francavilla (Fp Cgil), Roberto Chierchia (Cisl Fp) e Ciro Chietti (Uil Fpl) parlano di un’urgenza che ormai ha superato la dimensione contrattuale: è diventata una questione sociale.

Parliamo di oltre 250mila lavoratori che garantiscono ogni giorno assistenza e cure nelle strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale, spesso in condizioni estremamente difficili, spiegano in una nota congiunta.

I numeri parlano chiaro: i contratti delle RSA sono fermi da oltre 13 anni, quelli della sanità privata da più di 7. Un immobilismo che sta alimentando insoddisfazione, frustrazione e rischi concreti sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Contratti pubblici e privati: stesse tutele, stessi diritti

La richiesta sindacale è netta: serve un confronto strutturato e continuo con tutti gli attori coinvolti – Ministero della Salute, Conferenza Stato-Regioni, Aiop, Aris e organizzazioni sindacali – per arrivare a una soluzione concreta. In cima all’agenda, la necessità di vincolare i fondi pubblici all’applicazione dei contratti firmati da rappresentanze realmente legittimate e al loro rinnovo nei tempi previsti.

È inaccettabile – ribadiscono i sindacati – che ci siano strutture convenzionate con il SSN che non rinnovano i contratti o applicano quelli cosiddetti “pirata”. Bisogna porre fine al dumping contrattuale: chi riceve fondi pubblici deve applicare contratti firmati da organizzazioni rappresentative e rinnovarli parallelamente a quelli del comparto pubblico.

Per una sanità realmente equa

Dietro la rivendicazione sindacale c’è una visione di sistema: garantire dignità ai lavoratori significa anche assicurare continuità e qualità dell’assistenza per i pazienti. Il nostro obiettivo è chiaro: equità per i professionisti, qualità per i cittadini. Ora ci aspettiamo un riscontro immediato dalle istituzioni, concludono Francavilla, Chierchia e Chietti.

In un contesto sanitario sempre più segnato dalla carenza di personale e da un crescente ricorso al privato accreditato, il tema della contrattazione collettiva non può più essere eluso. Per i sindacati è il momento di dare risposte concrete a chi, ogni giorno, tiene in piedi il diritto alla salute.