Aggressioni in pronto soccorso: infermieri feriti in due episodi violenti

Scritto il 04/09/2025
da Redazione

Due aggressioni in pochi giorni, stessi protagonisti: gli infermieri del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni. Ancora una volta, il personale sanitario si trova a operare in condizioni che mettono a rischio non solo la sicurezza degli operatori, ma anche la possibilità di garantire assistenza efficace e tempestiva ai pazienti. Gli episodi confermano un’escalation di violenza che, da Nord a Sud, continua a colpire in modo preoccupante i presidi dell’emergenza-urgenza.

Infermieri aggrediti da una paziente sotto effetto di sostanze

Il primo episodio si è verificato nella notte tra domenica e lunedì, all’indomani degli scontri avvenuti allo stadio.

Una giovane di 19 anni, accompagnata in pronto soccorso per una grave ebbrezza alcolica e un trauma facciale, ha dato in escandescenze all’interno del reparto.

Secondo quanto ricostruito, la paziente, in evidente stato di alterazione psicomotoria, avrebbe aggredito il personale infermieristico con calci, pugni, graffi e morsi.

Tre infermieri sono rimasti feriti: uno ha riportato la perdita parziale dell’unghia dell’indice della mano sinistra a causa di un morso, mentre gli altri hanno riportato escoriazioni e graffi.

Solo la somministrazione di sedativi ha consentito di contenere la paziente. I successivi accertamenti tossicologici hanno evidenziato un tasso alcolemico pari a 1,71 g/l e la positività a cannabinoidi e benzodiazepine.

La 19enne è stata arrestata con l’accusa di lesioni personali nei confronti di personale sanitario e, dopo la dimissione, è stata posta ai domiciliari. In seguito, il giudice ha disposto la libertà in attesa di ulteriori sviluppi, considerando l’assenza di precedenti penali.

Minaccia gli infermieri e distrugge una vetrata

A distanza di appena due giorni, un secondo episodio ha scosso nuovamente il pronto soccorso dell’ospedale ternano. Protagonista, questa volta, un ragazzo di 16 anni già noto alle forze dell’ordine.

Il giovane è arrivato in ospedale dopo una lite con un coetaneo, ma all’interno della struttura ha dato in escandescenze, prima contro i genitori, poi contro il personale sanitario. Ha minacciato di morte gli operatori presenti e ha distrutto una vetrata del reparto. Solo l’intervento della polizia ha permesso di contenere la situazione.

Cresce la preoccupazione per la sicurezza nei pronto soccorso

Quanto accaduto a Terni non rappresenta un caso isolato. Le aggressioni ai danni degli infermieri nei servizi di emergenza-urgenza sono ormai una drammatica realtà quotidiana, che mette a dura prova il personale sanitario e solleva interrogativi sull’efficacia delle misure adottate finora per garantire ambienti di lavoro sicuri.

Le strutture sanitarie, in particolare i pronto soccorso, stanno diventando luoghi sempre più esposti a fenomeni di violenza verbale e fisica. Una condizione che mina la serenità degli operatori e che rischia di compromettere l’attrattività della professione, già in sofferenza per carichi di lavoro insostenibili e carenze di personale.